La Guardia Costiera Usa ha dato un ultimatum di 48 ore alla Bp per mettere a punto un programma più aggressivo per contenere il greggio che fuoriesce nel Golfo del Messico.
Lo ha indicato l’ammiraglio James Watson. In una lettera inviata in risposta al capo delle operazioni della Bp, Doug Suttles, il numero uno della Guardia Costiera scrive che “la Bp deve identificare nelle prossime 48 ore un sistema addizionale di contenimento della perdita, che possa essere operativa in tempi rapidi per evitare il flusso continuo di petrolio” dal pozzo del Golfo.
Watson si dice “preoccupato dal fatto che i piani attuali non garantiscono la mobilitazione massima di risorse per raccogliere le quantità riviste di petrolio in base alla nuove stime degli esperti”, che parlano di una media di 40mila barili al giorno. L’ammiraglio si dice anche preoccupato dalla mancanza di un piano di backup in caso di guasto o di problemi non previsti.
In difesa della Bp è intervenuto oggi il sindaco di New York Michael Bloomberg. “Le persone che dirigono la Bp certo non sono andate a far saltare in aria il pozzo ha detto il sindaco nel programma radiofonico che conduce ogni settimana secondo quanto riporta il New York Post. E ha aggiunto: Se a noi interessa che siano loro a risolvere il problema dal momento che sono gli unici ad averne la capacità, credo che sia meglio prima di addossare le colpe aspettare che tutto sia risolto”.
Mercoledì prossimo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama riceverà a Washington il direttore generale della Bp Tony Hayward.