Il leader coreano Kim Jong-il, che si ritiene sia da tempo gravemente malato, ha nominato generale il figlio più piccolo Kim Jong-un, destando l’interesse degli analisti secondo cui la decisione è il primo passo verso la successione dinastica.
I media statali hanno menzionato Kim Jong-un per la prima volta, non identificandolo però come il figlio dell’attuale capo, a poche ore dall’inizio di un raro incontro di partito per l’elezione del leader supremo.
“Come aspettato, la transizione dinastica sta diventando pubblica. Finora, stanno seguendo lo stesso percorso che abbiamo visto negli anni 70 quando Kim Jong-il è diventato il nuovo Caro Leader”, ha detto Andrei Lankov dell’università di Kookmin, aggiungendo “la differenza è che questa volta sta succedendo tutto con molta fretta”.
Kim Jong-il è intanto stato rieletto segretario generale del partito dei Lavoratori nel corso del congresso della forza politica al potere. In un dispaccio poi, l’agenzia coreana Kcna, ha annunciato che Ri Yong-ho, capo di Stato maggiore generale dell’esercito, è stato promosso al grado di vice maresciallo, in una mossa ritenuta come una sorta di “benevolenza” verso l’elite militare, il cui sostegno è fondamentale per il consolidamento della leadership di Kim Jong-un, educato in Svizzera durante la sua adolescenza e si ritiene assomigli al padre per aspetto e personalità.