Afghanistan, kamikaze attaccano sede Onu ad Herat

di Redazione

 HERAT. Due attentatori suicidi alla guida di un’autobomba si sono fatti esplodere contro l’ingresso della sede Onu ad Herat, nell’Afghanistan occidentale.

L’edificio dista circa 5 chilometri in linea d’aria dalla base italiana del Prt. Subito dopo l’esplosione, hanno riferito poliziotti afgani, alcuni militanti con indosso delle uniformi sono entrati nell’edificio, che è stato circondato dalle truppe afgane e Nato.

Non ci sono italiani coinvolti. È quanto si apprende dal comando del contingente italiano, secondo cui nè pattuglie di militari, nè civili della cooperazione italiana si trovavano nella zona al momento dell’attacco. La provincia di Herat è sotto il controllo del contingente italiano dell’Isaf.

L’inviato speciale dell’Onu in Afghanistan, Staffan De Mistura, nel confermare che l’attacco era combinato con razzi e kamikaze ha detto che sono state messe in atto azioni di difesa contro un attacco fatto con “razzi e persone con indosso cinture esplosive”.

Dopo che due attentatori si sono fatti saltare in aria davanti all’ingresso, almeno altri tre miliziani sono penetrati all’interno dell’edificio che si trova appena fuori città. Dall’esterno si sono uditi colpi d’arma da fuoco ed esplosioni. L’area è stata isolata dalla polizia. L’attacco è iniziato poco dopo le 12.30 locali, le 10 del mattino in Italia, ed è stato confermato dal portavoce del ministero dell’Interno, Zemarai Bashary. Lo scorso anno in un attacco contro la guesthouse dell’Onu a Kabul morirono cinque funzionari stranieri.

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