Calca durante un festa in Cambogia: 339 morti

di Redazione

 PHNOM PENH. È di 339 morti l’ultimo e ancora provvisorio bilancio, fornito dal governo cambogiano, della calca verificatasi sul ponte che collega la capitale Phnom Penh alla Diamond Island, piccola isola dove si svolgevano le tradizionali cerimonie della Festa dell’Acqua.

Il panico e la successiva ressa sarebbero stati provocati dal malore di una decina di persone. Secondo la tv di Stato le vittime della calca sarebbero quasi tutte donne. Parte della folla si è accalcata sul ponte, che è crollato e ha fatto finire le persone una sopra l’altra. Un venditore ambulante di bibite che ha assistito alla calca ha spiegato che centinaia di persone sono rimaste ferite e molte non sono coscienti.

Il bilancio delle vittime è stato aggiornato, durante la notte, dal primo ministro cambogiano, Hun Sen che, però, già dai primi momenti ha messo in chiaro che il numero dei morti era “destinato ad aggravarsi ancora”. Hun Sen si è scusato con il suo popolo per la strage e le tv hanno mandato in onda le immagini della gente disperata su cumuli di cadaveri, mentre decine di ambulanze si affollavano, in piena notte, sul luogo della tragedia. “È la più grande tragedia che abbiamo mai visto”, ha dichiarato il governatore del distretto di Phnom Penh, Sok Sambath.

La Festa dell’Acqua, che ogni anno in autunno attira milioni di cambogiani nella capitale, dura tre giorni. La principale attrazione è una tradizionale gara tra barche lungo il fiume Tonle Sap. L’ultima gara si è conclusa proprio lunedì sera presto e il panico si è scatenato in seguito a Koh Pich, una piccola isola sul fiume dove era in corso un concerto. Ogni anno a Phnom Penh arrivano milioni di cambogiani per partecipare alla Festa dell’Acqua (Bon Om in lingua Khmer), una delle più importanti festività cambogiane che dura tre giorni e si svolge in tardo autunno. Per l’occasione la gente si innaffia reciprocamente con l’acqua come segno beneaugurante per il nuovo anno. Durante la Festa dell’Acqua si svolgono anche gare fra barche, una delle quali era terminata poco prima dell’incidente.

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