BENGASI.Prima svolta politica per la Libia: al tribunale di Bengasi, dovesi sono insediati i comitati che gestiscono la città dopo la liberazione, è andata in scena la presentazione di un governo provvisorio.
Per la formazione del nuovo esecutivo si è fortemente impegnato l’ex ministro della Giustizia Mustafa Abdeljalil. La capitale resta a Tripoli, ha spiegato Abdeljalil al quotidiano indipendente Quryna, e non ci sarà alcuna resa dei conti: il clan Gaddafa del Raìs “è perdonato” e “lui solo è responsabile per i crimini commessi”. Della nuova amministrazione, ha aggiunto, “faranno parte esponenti di città liberate come Misurata e Zawiyah”. Alcuni incarichi ministeriali saranno lasciati vacanti “in attesa che vengano liberate Tripoli e altre città”.
“Respingiamo qualsiasi offerta di dialogo da parte del regime di Muammar Gheddafi”. E’ quanto ha affermato Hafiz Ghoga, nel corso della conferenza stampa di presentazione tenuta a Bengasi. Secondo quanto riferisce la tv ‘al-Arabiya’, il nuovo organismo intende governare le regioni liberate dal regime di Tripoli e non intende accettare l’offerta di dialogo presentata ieri da Seifulislam Gheddafi.
Sempre a Bengasi alcuni esponenti dell’opposizione hanno annunciato la nascita di un Consiglio nazionale che coordinerà le attività dei gruppi di rivoltosi e governerà le aree della Libia liberate dal regime di Gheddafi. Secondo quanto riporta la tv satellitare Al Arabiya, nel corso di una conferenza stampa i promotori dell’iniziativa hanno precisato che “non si tratta di un governo provvisorio e che la proposta lanciata dall’ex ministro della Giustizia è solo una sua idea personale”.