Strage di civili in Afghanistan: due attentati in poche ore

di Mena Grimaldi

 KABUL. Nel giro di poche ore due attentati: attaccata la base militare americana ed esploso un minibus su una mina. Strage di civili.

Il primo episodio si è verificato giovedì davanti ad una base statunitense a Gardez, capoluogo della provincia sud-orientale di Paktia, procurando la morte di due agenti afgani e il ferimento di diversi civili. A renderlo noto è stata l’Isaf che, in un comunicato diffuso a Kabul, precisa che “alle 6,45 circa un insorgente kamikaze ha cercato di penetrare all’interno di una installazione dell’Isaf nell’Afghanistan orientale. Quando l’attentatore è stato bloccato all’ingresso, ha attivato la carica esplosiva che era nascosta nel suo veicolo. In base alle prime informazioni due agenti di sicurezza afghani sono morti, mentre l’inchiesta sull’incidente è ancora in corso”. Nel comunicato non si parla di vittime Isaf. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa afghana Pajhwork, i talebani hanno già rivendicato l’attentato organizzato con un “attentatore suicida di 70 anni imbottito di centinaia di chilogrammi di esplosivo”.

Nella provincia occidentale di Herat, invece, un ordigno rudimentale è esploso causando almeno 23 morti e una decina di feriti. L’incidente è avvenuto nel distretto di Ode, dove un minibus, carico di passeggeri, fra cui donne e bambini, ha urtato la mina ed è andato completamente distrutto. Lo ha reso noto il portavoce della polizia provinciale, Noor Khan Nikzad. Quest’ultimo ha detto ai giornalisti che il piccolo autobus era partito da Herat City alla volta di Obe, nel nord-est della provincia, dove è avvenuto il sanguinoso attentato. Noor ha aggiunto che nello stesso distretto è stato fatto esplodere un altro ordigno rudimentale che ha provocato il ferimento di quattro persone.

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Redazione
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