TUNISI.La violenza è tornata giovedì sera a scuotere la Tunisia dopo la decisione di cancellare le liste proposte da Petition Populaire in sei circoscrizioni, per la presenza di candidati un tempo inquadrati nel partito dell’ex presidente Ben Ali.
Venerdì mattina una folla di manifestanti ha attaccato il palazzo del governatore di Sidi Bouzid. La polizia è stata costretta a sparare in aria per disperdere i manifestanti, come la notte scorsa. ll tribunale di Sidi Bouzid è stato saccheggiato e incendiato. Nel saccheggio alcuni manifestanti si sarebbero impossessati anche di quantitativi di droga sequestrati. Elicotteri volano sul centro della città per disperdere i manifestanti.
Il governo ha imposto il coprifuoco notturno a Sidi Bouzid. Il coprifuoco è stato imposto dalle 19:00 alle 5:00 ed entrerà in vigore già a partire da questa sera. Gli incidenti sono partiti ieri proprio da Sidi Bouzid, dove è stata incendiata la sede del partito confessionale Ennahdha, vincitore delle elezioni; saccheggiato il municipio e assediato il governatorato, per poi allargarsi ad altri centri vicini. Strade sono state bloccate dai manifestanti a Sfax e Kasserine, disordini ci sono stati a Regueb, una motrice è stata incendiata nella stazione di Menzel Bouzayene.
La decisione contro Petition Populaire, ha scatenato a Sidi Bouzid – città da dove partì la rivolta che fece cadere il regime di Ben Ali – la furia di migliaia di persone, sono scese in strada assediando la locale sede del partito di Rached Gannouchi, per poi darla alle fiamme. Assaltati e saccheggiati anche il municipio e il governatorato. La polizia è intervenuta, con un fitto lancio di candelotti lacrimogeni ma i manifestanti hanno preso possesso virtuale della città, presidiando le strade principali e gli incroci.
A Sidi Bouzid è nato Hachmi Hamdi, il miliardario leader di Petition Populaire, ed Ennahdha, il partito di Gannouchi, ha conosciuto l’unica sconfitta durissima tra tutte le 27 circoscrizioni: Petition Populaire ha infatti ottenuto 48 mila voti e tre seggi, lasciando Ennahdha sotto i 20 mila voti con due seggi. Ieri il segretario di Ennahdha e prossimo premier, Hammadi Djelabi aveva detto che chi ha votato per Hamdi è solo un ignorante.