PARIGI. A 24 ore di distanza dal massacro della famiglia inglese, di origini irachene, avvenuto sulle Alpi francesi, emergono particolari che contribuiscono a rendere questa storia ancora più fitta di misteri.
Saad al-Hilli, ingegnere, l’uomo ucciso insieme alla sua famiglia, le due figlie sono slave per miracolo, era stato spiato dagli 007 britannici. A scriverlo, il Daily Mail. Lo spionaggio sarebbe iniziato nel 2003, all’inzio della guerra in Iraq.L’uomo, ingegnere, aveva lasciato l’Iraq da giovane.
Un amico di famiglia ha raccontato che il padre, proprietario di una fabbrica, e la madre avevano abbandonato Baghdad alla fine del 1970. Il padre della vittima non era in buoni rapporti con il partito dominante Baath, per questo fu costretto a fuggire all’estero. I servizi segreti, ha raccontato un vicino di casa, sorvegliavano tutto il giorno la casa dell’ingegnere.
“Ogni volta che uscivano, li seguivano – ha dichiarato al giornale – Era tutto molto strano. Non ho mai detto a loro che erano sorvegliati”.Un altro vicino, Jack Saltman, ha riferito che Hilli il 29 agosto scorso, poco prima di partire per
Gli 007 hanno messo sotto controllo l’appartamento con microspie. Qualche elemento utile all’indagine, pensano gli investigatori, potrebbe prima o poi saltare fuori per spiegare il massacro di un insospettabile ingegnere e della famiglia.
Inoltre, i media francesi e britannici riferiscono anche di un litigio con il fratello per questioni di eredità. Saad al Hilli aveva un conflitto con il fratello a proposito dell’investimento di parte dell’eredità paterna in paradisi fiscali e la polizia francese sta cercando di raggiungere il fratello per poterlo ascoltare.