Messico, ucciso il boss “El Verdugo”

di Redazione

Heriberto LazcanoCITTA’ DEL MESSICO. Heriberto Lazcano, temutissimo boss di uno dei più importanti cartelli del narcotraffico messicano, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con alcuni militari, avvenuto nel nord del Paese.

Leader dei Los Zetas, Lazcano, soprannominato “El Verdugo” (l’esecutore), era uno dei malviventi più importanti del Messico, un “most wanted” ricercato anche dagli Stati Uniti, che sulla sua testa avevano posto una taglia di oltre 5 milioni di dollari.
E’ il mandante di numerose stragi, da ultima la “strage di Monterrey”, il 13 maggio scorso, quando 49 persone sono state trucidate, e i loro corpi, fatti a pezzi, senza testa, né mani, né piedi, chiusi in sacchi di plastica gettati lungo una strada a Cadereyta, alle porte della città.
Il suo impero abbraccia almeno venti Stati del Messico. Secondo la Dea, l’agenzia antidroga americana, avrebbe già superato il più potente narcoboss del Paese, il leader del cartello di Sinaloa, Joaquin ‘El Chapo’ Guzman. Sulla testa del “boia”, un ex caporale delle forze speciali dell’esercito che, a 24 anni, è passato nel campo del traffico di droga come killer, il governo Usa ha posto una taglia di cinque milioni di dollari.

Tempo fa era rimbalzata la notizia che aveva deciso di costruirsi un lussuoso mausoleo nel cimitero di Pachuca, la sua cittadina natale nello stato di Hidalgo, zona centrale del Paese. A un chilometro di distanza sorge la chiesa Nuestra Senora de Los Lagos, in cui fa bella mostra di sé una targa in cui lui stesso assicura di esserne il principale benefattore.

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