MANILA. Più di 120mila sfollati e un bilancio momentaneo di 280 morti: questi i danni causati dal tifone Bopha che ha colpito il sud ed il centro delle Filippine.
Tutte le informazioni di cui si dispone sono diffuse dalle autorità locali. La calamità naturale si è avventata sulle isole di Palawan, anche se gran parte delle vittime abitavano nelle province di Valle di Compostela e Davao Orientale, nella parte orientale dell’isola di Mindanao, dove i venti hanno raggiunto i 175 chilometri all’ora.
Almeno 151 persone sono morte nella Compostela Valley, la provincia più colpita, dove il tifone è piombato martedì mattina. Quasi 70 fra abitanti dei villaggi e soldati sono rimasti vittime della tempesta che ha spazzato via alcuni punti di soccorso e un campo militare nei pressi della città di New Bataan. I feriti sono moltissimi.
Il passaggio del tifone ha lasciato centinaia di abitazioni abbattute e un fiume di fango che ricopre le macerie. Il tifone Bopha, la tempesta tropicale più violenta che ha colpito le Filippine quest’anno, si è’ abbattuto sul sud dell’arcipelago distruggendo case, sradicando alberi e costringendo a cancellare numerosi voli e servizi di collegamento navale.
Più di 120mila persone sono state costrette a stiparsi nei rifugi preparati dal governo prima dell’arrivo della forte tempesta. Bopha, che si sposta con raffiche di vento che soffiano fino a 192 km orari, ha strappato tetti e divelto numerose linee di comunicazione.
Le persone sono rimaste vittime dei detriti, spesso intrappolate dalla caduta degli alberi. Sono circa una ventina i tifoni che colpiscono le Filippine ogni anno.