OREGON. Ha aperto il fuoco contro la folla, in un centro commerciale di Portland: uccise tre persone.
La follia omicida si è consumata a Portland, in Oregon, in un pomeriggio in cui la gente era alle prese con le spese natalizie. Erano infatti del 15:30, ora locale, di martedì 11 dicembre, quando un uomo, armato di un fucile semiautomatico, ha aperto il fuoco contro la folla, ammazzando due persone e ferendone altre.
A morire è stato poi anche il killer che, indossata una maschera da hockey e un giubbotto antiproiettili, è stato colpito da una ferita auto-inflitta, come ha poi riferito la polizia. Un portavoce dello sceriffo ha precisato che le forze dellordine non hanno sparato un solo colpo allinterno delledificio, in quel momento pieno di gente.
Luomo – che non è stato ancora identificato – secondo le prime ricostruzione avrebbe fatto irruzione nel centro commerciale da un entrata posteriore e, prima di aprire il fuoco, avrebbe esclamato I am the shooter. I colpi esplosi sarebbero una ventina. Sempre alcuni testimoni parlano di una donna sui 40 anni colpita a morte mentre intorno era un fuggi fuggi generale, con tantissima gente distesa per terra per nascondersi alla vista del killer.
La polizia, che ha diffuso con il contagocce le notizie sull’accaduto e ancora non è chiaro il motivo del gesto, è intervenuta immediatamente, circondando e bloccando le uscite delledificio. È quindi sopraggiunta una squadra di agenti speciali per aiutare gran parte dei presenti ad evacuare il sito. Per un momento si è temuto che a sparare fosse stata più di una persona.Poteva essere una vera e propria strage, ha commentato uno dei soccorritori.
I testimoni raccontano attimi di caos e di terrore tra le centinaia di clienti – tra cui tantissimi bambini – che affollavano i locali del Clackamas Town Center per le spese natalizie.
L’incidente è solo l’ultimo di una serie di folle sparatorie in Usa, l’ultima a Denver, in Colorado, durante la prima proiezione dell’ultimo capitolo della saga di Batman. In Oregon, le scene di caos sono state raccontate dai superstiti: commessi e clienti hanno cercato riparo fuori dall’edificio, oppure nascondendosi tra i vestiti o nei retrobottega dei negozi quando hanno cominciato a risuonare gli spari.