Berlino, panico ad Alexanderplatz per presunto “attacco chimico”

di Redazione

AlexanderplatzBERLINO. È scattato l’allarme stamani a Berlino per un falso alalrme relativo a un presunto attacco tossico nei pressi della celebre Alexanderplatz.

Sei stazioni di autobus e tram sono state chiuse. Ma successivamente gli inquirenti hanno parlato di falso allarme. Inizialmente si era detto che ignoti avevano distrutto le pareti vetrate delle fermate lungo la Karl-Liebknecht-Strasse per poi versare ovunque del liquido. Si era temuto potesse trattarsi di acido fluoridrico, sostanza a base di idrogeno che viene rapidamente assorbita dalla pelle provocando gravi ustioni, spesso inguaribili, oltre a danni considerevoli ai polmoni.

L’allarme è scattato subito dopo le sette di stamani quando due dipendenti di una ditta pubblicitaria hanno segnalato di avere problemi respiratori. Il traffico intorno al centro della capitale tedesca era stato bloccato. “I nostri esperti del Forensic Science sono sul posto – ha detto un portavoce della polizia a Spiegel – si può escludere che si tratta di acido fluoridrico”.

“Intorno alle 7 di stamattina due persone, che si trovavano alla fermata del’autobus, ci hanno contattato sostenendo di avere dei problemi respiratori. Siamo andati sul posto, dove sono state trattate da personale medico. E a quel punto sono iniziate le verifiche a sei stazioni degli autobus e del tram dell’area”, ha spiegato la portavoce della polizia di Berlino Diana Born. “A scopo precauzionale abbiamo transennato le fermate e chiuso i tratti di Alexanderplatz contigui”, ha aggiunto la Born. Uno sbarramento durato dalle 7 alle 9.30.

“Dagli accertamenti è emerso però che sul posto non c’era nulla. Solo del vecchio colore di graffiti, e qualche graffio risalenti almeno a due settimane fa”, ha spiegato l’agente. “Le notizie che sono state divulgate erano semplicemente false. – ha concluso – Ehanno creato confusione. Adesso l’allarme è completamente rientrato e la piazza è stata del tutto riaperta al traffico”. Non è chiaro invece, secondo l’agente, a cosa sia dovuto il malore avvertito da chi ha fatto scattare l’allarme: due dipendenti di una ditta pubblicitaria che lavoravano nelle vicinanze.

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