LONDRA. Susan Taylor, 34 anni, detta “Nemo” (come il pesciolino della Disney), aveva un piccolo sogno: attraversare la Manica a nuoto.
Il suo obiettivo era raccogliere fondi per il Rainbows Hospice, una sorta di “casa famiglia” per bambini e adolescenti nel Leicestershire, dove Susan viveva. Era riuscita a farsi sponsorizzare e aveva racimolato circa 3mila sterline. Tutto, insomma sembrava andare per il meglio. e Susan era praticamente arrivata alla meta, dopo aver percorso quasi per intero i 34 km che separano le coste britanniche da quelle francesi,quando all’improvviso si è sentita male. È stata soccorsa immediatamente dal team che la seguiva, ma è morta poco dopo in ospedale.
Amici e fan seguivano Susan nella sua impresa, ora per ora, grazie a una pagina Facebook creata ad hoc su cui venivano pubblicate foto e aggiornamenti. E proprio dal web hanno saputo, in diretta domenica pomeriggio, della sua morte. È stata la sorella a dare la notizia: “Mentre tentava di attraversare la manica, mia sorella Susan ieri si è sentita improvvisamente male. È stata subito soccorsa e portata in ospedale con un elicottero ma è morta. Adesso rispettate la nostra privacy e il nostro dolore”, ha scritto on line. “Siamo devastati – ha commentato più tardi il padre- Susan era la persona migliore del mondo”,
Sono meno di mille i nuotatori che hanno completato la traversata della Manica. E non è la prima volta che qualcuno perde la vita tentando l’impresa. Proprio lo scorso anno Paraic Casey, un operaio irlandese di 45 anni, ha avuto un malore ed è deceduto dopo 16 ore, anche lui a un passo dalle coste francesi.