MOSCA. Condannato a cinque anni di colonia penale per appropriazione indebita. Il blogger e leader dell’opposizione russa a Vladimir Putin, Alexei Navalny, è stato riconosciuto colpevole dal tribunale distrettuale di Leninsky a Kirov, 800 chilometri a nord-est di Mosca.
Secondo i giudici è colpevole di aver organizzato nel 2009 la vendita sotto costo di partite di legname quando era consulente non retribuito del governatore locale. Il danno arrecato alla società statale Kirovles sarebbe pari a circa 6 milioni di rubli (quasi 500.000 euro). Condannato anche il co-imputato Pyotr Ofitserov, un altro esponente dell’opposizione, che dovrà scontare quattro anni di carcere.
“Navalny ha commesso un reato molto grave”, ha dichiarato il giudice Sergei Blinov nel dare lettura della sentenza che di fatto estromette dai giochi politici uno dei più importanti oppositori di Putin. L’accusa aveva chiesto per il blogger, che si è sempre detto innocente e vittima di un processo politico, sei anni di carcere in un campo di lavoro.
“Non lasciatevi andare, non restate inattivi”. Questo il tweet del blogger ancora prima della lettura della sentenza.
Dopo la condanna, un’ondata di critiche internazionali si è abbattuta sulla Russia. Tra i primi a commentare la responsabile della politica estera europea, Catherine Ashton, che ha dichiarato che la sentenza “pone gravi dubbi” sul rispetto della legalità in Russia e ha sottolineato che “le accuse nei sui confronti non sono state provate sufficientemente durante il processo”. “Siamo profondamente delusi dalla condanna di Navalny e dall’apparente politicizzazione di questo processo”, ha invece scritto su Twitter l’ambasciatore americano a Mosca, Michael McFaul.
La sentenza emessa dalla Corte ha anche un altro effetto: quello di bloccare l’ascesa in politica del dissidente. La prima conseguenza del verdetto infatti è stata la decisione di Navalny di ritirare la sua candidatura alle elezioni per il sindaco di Mosca, in programma l’8 settembre. Il blogger, inoltre, aveva di recente annunciato la volontà di correre per le presidenziali del 2018 per sfidare Putin, ma ora rischia di restare in carcere ben oltre quella data.
I sostenitori di Navalny, intanto, hanno indetto contro la sentenza una manifestazione a Mosca, nella centralissima piazza del Maneggio. “Abbi pietà di te, Signore” si legge nel volantino di convocazione, sul quale campeggia una foto di Putin. Ma la polizia a Mosca, secondo alcune testate russe, avrebbe chiuso la piazza per impedire ogni protesta.