TOKYO. Pomodori a grappolo, pannocchie bicefale, mandarini bicolor e chi più ne ha ne metta. Non è uno scherzo da Circo Barnum della genetica ortofrutticola, ma il drammatico effetto dell’incidente nucleare di Fukushima del 2011.
Quello che si vede in queste foto è il risultato dell’azione delle radiazioni nucleari sulle coltivazioni giapponesi. A raccogliere questa testimonianza è stato un blogger nipponico che ha divulgato queste immagini scattate due anni fa per sottolineare la diffidenza al consumo di prodotti ortofrutticoli giapponesi. Tuttavia c’è chi sostiene che queste fotografie meritino un’analisi più accurata.
Come ribadito da Timothy Mousseau, un professore di biologia all’Università della Carolina del Sud, alcune mutazioni sulle piante dell’area di Fukushima si sono verificate, ma la correlazione tra le trasformazioni di frutta e verdura come quelle delle fotografie e l’effetto delle radiazioni è da dimostrare.
Intanto, la Tepco, il gestore dell’impianto nucleare di Fukushima, ha reso noto che nella notte tra mercoledì e giovedì è stata segnalata una perdita di vapore da una piscina di stoccaggio al quinto livello dell’edificio del reattore numero 3. Allo stato, secondo la Tepco, gli strumenti di misurazione della radioattività non hanno mostrato cambiamenti.