SHANGHAI. Una donna, il mese scorso, gli aveva cavato gli occhi in strada. Ora per Guo Bin, un bambino cinese di sei anni, c’è qualche speranza in più di tornare a condurre una vita normale.
Ha infatti avuto successo l’intervento di ricostruzione degli occhi a cui è stato sottoposto in un ospedale specializzato di Shenzhen. Un medico di Hong Kong che ha fatto parte del team che ha condotto la complessa operazione, durata quasi cinque ore, ha spiegato che le protesi personalizzate preparate per Guo riempiono circa il 70% della cavità oculare e che in seguito, quando le ferite saranno completamente guarite, si potranno impiantare delle conchiglie oculari per il restante 30% anche per dare agli occhi un aspetto più naturale.
Grazie a questi interventi il bambino riacquisterà gli occhi a livello estetico ma non potrà riacquistare la vista. Per questo motivo verrà in seguito sottoposto a delle sedute di riabilitazione per imparare a muoversi in maniera indipendente pur essendo cieco.
Secondo i medici il piccolo Guo avrà bisogno di circa sei settimane per riprendersi. Il costo dell’intervento e delle protesi è di circa 300mila dollari di Hong Kong (circa 30mila euro) e sarà interamente pagato dall’ospedale.
Lo scorso 24 agosto Guo Bin fu soccorso in un campo della provincia settentrionale dello Shanxi. Gli erano stati cavati gli occhi, ma nonostante questo, è riuscito a sopravvivere. Cominciarono le indagini che si focalizzarono su una donna, vista in compagnia del bambino e si pensò anche al mercato nero degli organi. Quattro giorni dopo, Zhang Huiying, zia del piccolo per essere la moglie del fratello di suo padre, si è suicidata gettandosi in un pozzo del villaggio di Qiaojiazhuang. Secondo la polizia, sui suoi vestiti c’erano tracce di sangue con dna del bambino. Non si conoscono ancora i motivi di entrambi i gesti della donna.