DAMASCO. In vista della conferenza di pace, la cosiddetta “Ginevra2”, in programma il 23 novembre, continua la scia di sangue in Siria. Diversi morti e diversi feriti nel bilancio di due nuovi attentati.
Il primo è stato commesso con un’autobomba da oppositori al regime di Bashar al Assad, oggi a Hama, città del centro della Siria controllata dalle forze governative. Lo ha annunciato la tv statale.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, pare che l’attentato avesse come obiettivo un posto di blocco delle forze governative lungo un’autostrada in prossimità della città. Sempre stando all’Osservatorio, diverse ambulanze si stanno affrettando a raggiungere la zona. Le autobombe sono utilizzate molto frequentemente dai militanti legati ad al-Qaeda che combattono a fianco dei ribelli.
Il secondo attentato ha provocato almeno sei vittime nell’attacco di otto kamikaze contro le forze di sicurezza e un edificio governativo a nordovest di Baghdad.Tre delle vittime sono membri del consiglio locale della regione di Rawa, nella provincia di Al Anbar, e le altretre sono poliziotti.