Cornovaglia, negarono stanza a coppia gay: condannati albergatori

di Stefania Arpaia

 TRURO. Non permisero ad una coppia gay di essere ospiti del loro Bed and Breakfast, furono citati per danni e oggi sono costretti a pagare una multa di 3.600 sterline, pari a 4.400 euro, come stabilito dalla Corte Suprema.

Peter e Hazelmary Bull, proprietari del B&b di Marazion, in Cornovaglia, accettarono la prenotazione del signor Steven Preddy, riservandogli una stanza matrimoniale, ignari che l’uomo si sarebbe presentato con il suo compagno.

La vicenda risale al settembre del 2008 ma solo oggi la storia si è conclusa, con la vittoria della coppia gay che ha visto riconosciuto il suo diritto. Al loro arrivo infatti, una volta realizzato che Steven fosse in compagnia del suo partner civile Martyn, i Bull hanno deciso di non concedergli la stanza matrimoniale, da 80 sterline a notte, invitandoli a prendere due camere separate. Gli albergatori hanno giustificato la loro proposta affermando che essendo profondamente cattolici, non permettono alle coppie non regolarmente sposate di dormire nella stessa camera, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Steven e Martin non hanno accettato la spiegazione dei Bull e andando via indignati dall’albergo, hanno deciso di citarli per danni, accusandoli di discriminazione sessuale.

La Corte Suprema ha dato ragione ai due uomini, riconoscendo il cattivo atteggiamento degli albergatori, costretti a pagare una multa molto salata. Lady Hale, vice presidente della Corte ha dichiarato: “L’orientamento sessuale è una componente fondamentale dell’identità di un individuo ma secoli di discriminazioni e persecuzioni hanno negato agli omosessuali il diritto di realizzare se stessi e questo è un affronto alla loro dignità umana”.

La signora Bull si è difesa al Daily Mail affermando: “Siamo profondamente delusi e amareggiati dalla sentenza perché io e mio marito siamo solo dei semplici cristiani che credono nell’importanza del matrimonio come unione di un uomo e una donna e questo convincimento non è basato sull’ostilità nei confronti di nessuno. La Gran Bretagna dovrebbe essere un paese di libertà e tolleranza, ma sembra che il credo religioso sia destinato a passare sempre in secondo piano di fronte all’esigenza del ‘politicamente corretto ad ogni costo’ e c’eravamo appellati alla Corte Suprema proprio per avere un minimo di equilibrio fra orientamento sessuale e libertà religiosa, ma i giudici non solo hanno eluso il problema ma hanno anche rafforzato la convinzione che i diritti dei gay debbano trionfare sempre e comunque”. Le spese legali dei signori Bull sono state pagate dal Christian Institute che ha definito la decisione della Corte Suprema come “uno schiaffo in faccia ai cristiani”.

Gli albergatori hanno dovuto chiudere la loro attività, il Chymorvah Hotel, perchè a causa della pessima pubblicità hanno perso tutti i loro clienti.

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