KIEV. Più di 100mila manifestanti ucraini favorevoli allUnione europea in piazza a Kiev, sfidando il divieto del governo che ha proibito i cortei in centro.
Gli attivisti del partito nazionalista di opposizione hanno occupato il municipio di Kiev e contemporaneamente hanno proclamato lo sciopero generale. In mattinata gli attivisti si sono radunati nel parco Taras Shevchenk e poi hanno marciato verso Piazza dellIndipendenza, dove hanno abbattuto le transenne erette attorno a un albero di Natale per scoraggiare gli assembramenti.
Sono intervenuti i Berkut, le teste di cuoio ucraine per sgomberare le migliaia di manifestanti che presidiavano via Bankovskaya, dove si trova la sede presidenziale: cariche e manganellate, colpiti anche alcuni giornalisti, ai quali sono state distrutte le telecamere. Alcuni manifestanti sono rimasti feriti , soccorse quattro persone colpite alla testa e alle gambe.
Nella notte un tribunale di Kiev aveva proibito fino al 7 gennaio qualsiasi tipo di manifestazione nella zona di Piazza dellIndipendenza. Il ministro dellInterno ucraino, Vitaly Zakharchenko, ha avvertito che se ci saranno disordini di massa le forze di sicurezza reagiranno: Non siamo la Tunisia o la Libia, ha spiegato alludendo alle rivolte arabe che hanno deposto i regimi dei due Paesi nordafricani.
Intanto, giovani attiviste del gruppo femminista Femenhanno protestato a seno nudo allinterno del territorio della Pecherska Lavra – un antico monastero medievale dalle cupole dorate che è uno dei simboli di Kiev – chiedendo la destituzione del presidente Viktor Ianukovich. Travestita da morte, con una corona di fiori in testa, teneva in mano una falce e sul corpo aveva scritto Morte alla dittatura.