Washington. Il nuovo capitolo della più grande fuga di notizie della storia, targata Edward Snowden, parla di una National Security Agency americana (Nsa) capace di intercettare e raccogliere ogni giorno circa 200 milioni di sms scambiati in tutto il mondo con i telefoni cellulari.
A rivelarlo sono due media britannici, il Guardian e Channel 4 News, che sottolineano come i messaggi di testo raccolti vengano utilizzati dagli 007 per carpire dati di ogni genere: dai nomi e i numeri presenti sulla rubrica telefonica alle password per i social media, dai piani di viaggio personali fino ai dettagli delle carte di credito. Una mole di dati a cui attingerebbero anche i servizi di sua maestà, che a quanto pare hanno quasi libero accesso agli immensi database dei colleghi americani.
L’ennesima rivelazione arriva alla vigilia dell’annunciata stretta della Casa Bianca sui poteri della Nsa, con Barack Obama cheha annunciato una riforma. “Attraverso la storia americana, sin dalla sua nascita, l’intelligence ha sempre difeso la sicurezza e la vita di tante gente. Durante la guerra mondiale, e dopo ci ha difeso da nuove minacce”, ha dettonella sede del Dipartimento di Giustizia.
”Nuove minacce che vengono dalla rete chiedono nuove politiche e nuove regole legali”.”Lo spionaggio elettronico ha impedito svariati attacchi e salvato vite innocenti, non solo negli Stati Uniti, ma nel resto del mondo”, ha aggiunto Obama annunciando la riforma della sua Nsa.
“L’intelligence non può funzionare senza segretezza, il che rende il lavoro delle spie meno soggetto al pubblico dibattito. “Gli strumenti usati dall’intelligence hanno evitato nuovi attentati terroristici, ma è anche aumentato il rischio di un’eccesiva invadenza dello Stato. Gli Stati Uniti intendono limitare il controllo ai danni di leader stranieri”, ha aggiunto.
Sulla raccolta dei metadati serve un nuovo approccio. Per questo Obama ha ordinato “una transizione che porrà fine al programma Section 215 di raccolta di metadati come esiste adesso e crea un meccanismo che preserva le capacità necessarie senza che il governo ne abbia la custodia”.
In particolare il programma ‘Dishfire’ – questo il nome in codice – permette alla Nsa di localizzare milioni di persone e di scoprirne i segreti più nascosti, spiandone gli sms. Un’azione così invasiva che non mancherà di creare nuove polemiche, aumentando le pressioni sull’amministrazione americana da parte della comunità internazionale. Pressioni perché si ponga un freno reale a un’attività dell’intelligence Usa che sembra finita fuori controllo.
Intanto, dal quartier generale della Nsa a Fort Meade, in Maryland, la linea difensiva è sempre la stessa: è falso che le operazioni condotte dall’agenzia siano indiscriminate e slegate dalle indagini in corso per combattere e sventare la minaccia del terrorismo. Obiettivi di ‘Dishfire’ come di tutti gli altri programmi targati Nsa – è la tesi – sono solo persone sospette.
Ma è uno dei documenti in mano al Guardian a dare ancor di più la dimensione della vastità dei dati raccolti. Così tanti che in un memo interno all’agenzia di intelligence si raccomanda agli analisti di restringere le loro ricerche a non più 1.800 numeri telefonici al giorno.