Damasco. Sono state liberate le 13 suore ortodosse rapite lo scorso dicembre dai ribelli siriani. La notizia della loro liberazione è stata diffusa ieri, dopo 3 mesi di prigionia.
Le suore del convento di Maalula sono state lasciate al confine siro-libanese nei pressi di Jdaydet Yabouss e, dopo un viaggio di 9 ore, sono state portate in Libano e poi sono rientrate in Siria. Erano state rapite il 2 dicembre mentre erano nel convento greco-ortodosso di Santa Tecla, a nord di Damasco, e più volte a loro, erano state rivolte le preghiere di Papa Francesco, che ne aveva chiesto la liberazione.
La notizia è stata diffusa con un tweet dell’emittente al-Arabiya, in cui era scritto che le religiose erano tenute prigioniere nella vicina città di Yabrud, quartier generale dei ribelli siriani. La notizia era stata, in un primo momento, smentita dai miliziani. Il portavoce del media center degli attivisti antiregime, Amer Qalamuni, infatti aveva riferito: I negoziati sono in corso: potrebbero uscire oggi o tra qualche giorno.
Poco dopo invece è arrivata la notizia ufficiale della liberazione, confermata anche dalla tv libanese al Mayadeen, avvenuta grazie ad un negoziato che prevede che 153 donne detenute nei carceri della Siria, dovranno essere scarcerate.