Mumbai. La violenza continua a dilagare in India dove il numero di stupri e tentativi di violenze sessuali sono in continuo aumento.
L’ultimo episodio avvenuto domenica scorsa ha visto come protagonista una donna italiana, di 39 anni, aggredita in una spiaggia nei pressi di Mumbai. L’italiana, che lavora per una multinazionale, si era recata sulla spiaggia di Kashid Beach, conosciuta come località turistica, per una passeggiata, quando è stata assalita da due uomini che l’hanno gettata a terra e hanno tentato di strapparle i vestiti.
Ha attirato l’attenzione di due uomini, uno sui 25 anni e un altro su 16 o 17 anni, che l’hanno seguita ha dichiarato Ugo Ciarlatani, il console generale di Mumbai. La donna è stata salvata grazie all’immediato intervento di una coppia di spagnoli, anch’essi sulla spiaggia per una passeggiata, che hanno visto l’aggressione e sono intervenuti, dando alla fuga gli aggressori.
La donna ha denunciato l’accaduto presso il Consolato generale e il commissariato di Gamdevi. Non ha riportato ferite e grazie alla descrizione dettagliata degli aggressori è possibile che la polizia risalga facilmente all’identità di uno dei due.
Non è la prima donna straniera aggredita in India: a gennaio una donna danese di 51 anni fu stuprata da un gruppo di giovani a New Delhi, e una svizzera fu violentata da sei uomini, successivamente arrestati e condannati all’ergastolo.
Un problema, quello della violenza sessuale, radicato già nella cultura indiana che considera la donna importante perchè produttrice di bambini, oggetti che passano da proprietà del padre a proprietà del marito. Una gravissima piaga sociale celata sempre più dal silenzio piuttosto che dalla denuncia.