Atene. In Grecia oltre mezzo milione di bambini, il 35,4% del totale, è a rischio di povertà o esclusione sociale. Lo rivela un rapporto dell’Unicef su “L’impatto della crisi economica sui bambini”, realizzato in partnership con l’Università di Atene.
I dati si riferiscono al 2012 e parlano di 686mila minori a rischio, in aumento dal 30,4% del 2011. Secondo il rapporto Unicef, il 67,9% dei bambini a rischio di povertà in Grecia vive in famiglie con scarse opportunità di lavoro. I bambini che vivono in famiglie in cui entrambi i genitori sono disoccupati sono 292mila e nel 2012 rappresentano il 13,2% del totale, con un incremento di 204mila unità rispetto al 2008.
L’Unicef spiega, inoltre, che l’86,5% delle famiglie povere con figli, nel 2012, ha dichiarato l’impossibilità di potersi permettere una settimana di vacanza. Il 74,1% delle famiglie povere con bambini e il 29,5% dei non-poveri hanno difficoltà ad affrontare spese impreviste che superino i 500 euro. Il 39,3% dei non-poveri dichiarano l’impossibilità di pagare bollette, rate di prestito o spese da carta di credito, rispetto al 27,6% del 2011. Non solo, il 45,9% delle famiglie povere con figli dichiarano la propria impossibilità a riscaldare adeguatamente la propria abitazione.
Tanti i disagi anche dal punto di vista dell’alimentazione. Nel 2012 il 52,6% delle famiglie povere con figli ha dichiarato di non riuscire a garantire a giorni alterni una dieta comprendente il pollo, la carne, il pesce o l’equivalente vegetariano.