New Delhi. Alle 7 in punto (3,30 italiane) si sono aperti in India i seggi per le elezioni legislative nei 14 Stati e Territori dellUnione dove si vota nella terza tappa delle nove previste dalla Commissione elettorale, ed in cui sono in gioco ben 91 seggi del Lokh Sabha (Camera bassa indiana).
Al voto 110 milioni di persone. Nelle prime due tappe (7 e 9 aprile) si sono cimentati nellesercizio elettorale più grande del mondo (814 milioni di elettori in tutto) gli abitanti di sei Stati del nord-est che hanno fatto registrare importanti affluenze alle urne. In questo supergiovedi, che chiuderà i battenti alle 16, sono chiamati ad esprimere il loro voto gli elettori di Bihar, Chhattisgarh, Haryana, Jammu e Kashmir, Jharkhand, Kerala, Madhya pradesh, Maharashtra, Orissa, Uttar Pradesh, isole Andamane e Nicobare, Chandigarh, Lakshadweep e New Delhi.
Lattenzione degli osservatori è attratta in particolare dal voto di New Delhi (sette seggi per il Lok Sabha) e del Kerala (20 seggi). Qui il partito di centro-destra Bjp dellaspirante premier Narendra Modi non ha mai conquistato neppure un seggio.
Nella capitale nuovo scontro fra il Bjp (centro-destra) dellaspirante rampante premier Narendra Modi, nettamente favorito dai sondaggi, il Congresso di Sonia Gandhi che cerca di limitare i danni già subiti nelle elezioni per il governo della città in dicembre, e lAap, il Partito delluomo comune di Arvind Kejriwal, ribattezzato il Grillo indiano.
Poco prima dellapertura dei seggi nello Stato indiano orientale di Bihar una mina è esplosa nella foresta di Bhimbandh del distretto di Jamui, causando la morte di due jawans, soldati paramilitari indiani. Lo ha reso noto la tv all news Times Now.
Lattentato, 0pera di militanti maoisti, ha causato anche sei feriti. Per proteggere la sicurezza del voto nella zona rossa di cui fanno parte il Bihar ed il Jharkhand, lo Stato centrale ha dispiegato 150mila jawans.