Madrid.A mezzanotte Juan Carlos non sarà più re di Spagna. Ha firmato alle 18 la sua ultima legge, quella con cui abdica, in una cerimonia al Palazzo Reale.
Lo stesso dove nel 1985 fu firmato il Trattato di adesione della Spagna alla Comunità economica europea. Juan Carlos, con alla sua destra la regina Sofia e il principe Felipe e la principessa Letizia alla sua sinistra ha atteso che il contenuto della legge venisse letto, prima di apporre la sua firma sul documento. Subito dopo, i presenti hanno applaudito e le due figlie del principe, Leonor e Sofia si sono unite alla famiglia reale, mentre risuonavano le note dell’inno nazionale.
L’unica assente era l’infanta Cristina, secondogenita di Juan Carlos, imputata per corruzione nello scandalo Noos. Tra i 160 invitati c’erano anche gli ex presidenti del governo Felipe Gonzalez, Jose Maria Aznar e Jose Luis Rodriguez Zapatero e altri menbri oltre ai rappresentanti sindacali.
La norma entra in vigore a mezzanotte e trasforma il principe Felipe nel nuovo reggente di Spagna. Domani nella sede dalla Camera bassa del Parlamento, davanti ai membri del governo, i deputati e i senatori, Felipe VI giurerà sulla costituzione e pronuncerà il suo primo discorso da sovrano.
Per non rubargli la scena, il vecchio sovrano Juan Carlos non assisterà alla proclamazione del figlio, ma saranno presenti la madre Sofia, la sorella maggiore, Elena, e le sue figlie avute con la moglie Letizia: l’erede al trono Leonor, 8 anni, e Sofia, 7.
Alla cerimonia non è previsto nessun ospite straniero e tra gli assenti ci sarà anche Cristina, sorella di Felipe. La piccola Leonor, nata il 31 ottobre del 2005, diventa quindi principessa delle Asturie, battezzata nel palazzo della Zarzuela con con l’acqua del fiume Giordano, la primogenita di Felipe è l’erede al trono più giovane d’Europa.
La legge di abdicazione comporta la perdita dell”inviolabilita”, l’immunità della quale come capo dello Stato Juan Carlos ha goduto dal 1975. Per garantire la protezione giuridica all’ex sovrano, il PP e il Psoe presenteranno venerdì con procedimento d’urgenza al Congresso dei deputati un emendamento al progetto di legge in materia di razionalizzazione del settore pubblico, attualmente all’esame della Camera, secondo quanto anticipa oggi ‘El Pais’. Il testo concreto dell’emendamento ancora non è stato divulgato.
Nei giorni scorsi la vicepremier Soraya Saenz de Santamaria ha assicurato che Juan Carlos conserverà il titolo di re, godrà di una protezione speciale per querele legali sia penali che civili e potrà essere giudicato solo da un tribunale superiore di giustizia. Ma oggi, il ministro di giustizia, Alberto Ruiz-Gallardon, ha eluso le domande dei giornalisti sulla protezione giuridica dell’ex monarca, sostenendo che “è un giorno molto importante per la Spagna, non è un giorno di dichiarazioni”.
Del vuoto di immunità potrebbe voler approfittare un presunto figlio illegittimo di re Juan Carlos, Albert Sola Jimenez, 56 anni. Se avviasse la causa giudiziaria per il riconoscimento della paternità, come primogenito potrebbe rivendicare la corona a meno che non sia battuto sul tempo, venerdì, quando PP e Psoe presenteranno al Congresso l’emendamento al progetto di legge sulla razionalizzazione del settore pubblico, ripristinando in questo modo l’immunità.