Gaza. “Hamas è pronto a combattere per mesi”. È l’avvertimento giunto da Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un’intervista telefonica a un’emittente di Gaza.
Un cessate il fuoco, ha aggiunto, “dovrà rispettare le condizioni di Hamas” come “la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso in Cisgiordania”. Non solo. Il braccio armato di Hamas lancia un avvertimento alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv.
Nel frattempo Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che la pressione della comunità internazionale non fermerà Israele. Il primo ministro ha ribadito come proseguirà l’offensiva militare contro al Stricia di Gaza fino a quando non sarà certo che cesserà il lancio di razzi da Gaza. “Siamo pronti a tutte le opzioni”, ha aggiunto.
Intanto, continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Dopo le sei vittime della notte (un miliziano e altri cinque, tra cui una donna, che si trovavano in un’abitazione a Rafah), altri due miliziani di Hamas sono stati centrati da un razzo israeliano e uccisi mentre attraversano in macchina una via del rione al-Bureij di Gaza. Stando all’ultimo bilancio aggiornato di fonte palestinese, sale così a un centinaio il totale dei morti nella Striscia in seguito ai raid israeliani da quando martedì scorso è cominciata l’offensiva militare dello Stato ebraico.
Secondo un portavoce militare, l’aviazione israeliana ha colpito nelle ultime ore a Gaza 210 obiettivi. Dall’inizio dell’operazione Margine Protettivo gli obiettivi colpiti (zone di lancio di razzi, tunnel, campi di addestramento) sono stati 1.090.
Secondo la stessa fonte, nelle ultime 24 ore da Gaza sono stati lanciati 200 razzi verso centri abitati in Israele mentre dall’inizio delle ostilità contro lo Stato ebraico sono stati sparati 550 razzi. Anche gli abitanti di Haifa, la città più popolosa nel Nord di Israele, si sono trovati la scorsa notte trascinati nel conflitto in corso a Gaza fra Israele e Hamas.
Da Gaza, la Jihad islamica ha rivendicato l’attacco. Un razzo ha colpito inoltre una stazione petrolifera nel porto israeliano di Ashdod, causando un vasto incendio e il ferimento di almeno otto persone, una delle quali versa in gravi condizioni. Altri tre razzi sono stati intercettati in mattinata sull’area metropolitana di Tel Aviv.
Dalle Nazioni Unite al presidente Usa Barack Obama, si sono levati gli appelli per una tregua e contro una possibile invasione di terra. “Nessuno vuole – ha detto Obama – l’invasione di terra di Gaza, occorre un allentamento della tensione”. In una telefonata al premier Benjamin Netanyahu, il presidente Obama ha detto che “gli Stati Uniti sono pronti a mediare tra israeliani e palestinesi per far cessare il rumore delle armi”.