Gaza. Il consiglio di gabinetto israeliano ha respinto la proposta di cessate il fuoco avanzata dal segretario di Stato Usa, John Kerry.
Lo stop alle armi sarebbe dovuto partire domenica. Hamas, da parte sua, era sembrato disponibile alla tregua, mettendo sul tavolo richieste per i suoi prigionieri e per l’area di pesca davanti a Gaza.
La decisione di rigettare per ora la proposta di Kerry è legata al fatto che Israele intende restare nella Striscia di Gaza e continuare a distruggere i tunnel di Hamas. Lo riferisce la tv di Stato israeliana. Israele vorrebbe tenere questo requisito all’interno di un accordo per un cessate il fuoco temporaneo.
Da parte sua, ha chiesto un cessate il fuoco e la fine del blocco di Israele a Gaza “il più presto possibile”, Khaled Meshaal, leader di Hamas: “Le persone non possono ricevere assistenza sanitaria o andare al lavoro. Perché il popolo di Gaza deve essere punito con questa morte lenta nella più grande prigione del mondo? Questo è un crimine”, ha detto alla Bbc.
Intanto, un altro soldato israeliano è stato ucciso venerdì pomeriggio a Gaza, secondo quanto riferito dal portavoce militare. Il totale delle vittime militari israeliane sale così a 35. Mentre sale a 4 il numero dei palestinesi rimasti uccisi in Cisgiordania nel corso di manifestazioni di sostegno alla popolazione di Gaza. Lo afferma l’agenzia di stampa palestinese Maan. Due morti si sono avuti a Hawara (Nablus) e due a Beit Umar (Hebron).