Mosca. Embargo totale. E’ guerra di sanzioni tra Putin e l’Occidente. Da giovedì 7 agosto, e per un anno, la Russia vieta l’importazione della gran parte dei prodotti alimentari provenienti dai Paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca in risposta al conflitto in Ucraina.
L’embargo riguarda la frutta, i vegetali, la carne, il pesce, il latte e il prodotti caseari importati oltre che da Unione europea e Stati Uniti, anche da Australia, Canada, e Norvegia.
Mosca starebbe inoltre valutando il divieto di transito delle compagnie aeree dall’Unione Europea e dagli Usa verso la regione Asia-Pacifico. L’elenco dei prodotti banditi è stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri, dopo chemercoledì 6 agosto, il presidente Vladimir Putin aveva firmato un decreto in cui “nella difesa degli interessi nazionali della Federazione russa” ha ordinato di “vietare o limitare per un anno” l’ingresso di “prodotti agricoli, materie prime e alimentari” dai Paesi, che hanno varato sanzioni economiche nei confronti di persone fisiche o giuridiche russe per la crisi ucraina. “Non vi è nulla di buono nelle sanzioni e non è stata una decisione facile da prendere, ma lo abbiamo dovuto fare”, ha detto Medvedev.
Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia nonostante le tensioni sono aumentate ancora dell’1% nel primo quadrimestre del 2014 dopo che lo scorso anno avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni di euro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della decisione del Cremlino.