Manang. Sarebbero circauna cinquantinale vittime della tempesta di neve che ha colpito il nord del Nepal negli ultimi giorni.
A riferirlo èil direttore del Soccorso alpino valdostano e capo di spedizione di 4 escursionisti italiani, Adriano Favre, che cita fonti locali che, però, afferma di attendere verifiche più precise. Nessuno ci ha avvertito prosegue Sapevamo che avrebbe nevicato, ma nessuno aveva previsto una bufera di 30 ore. Una stima che raddoppierebbe il numero dei morti diffuso, mercoledì, daThe Himalayan Times, che parlava di 27 vittime.
La spedizione italiana guidata da Favre ha contribuito a mettere in salvo un gruppo di sei escursionisti stranieri in difficoltà e sta aspettando di essere evacuata:Siamo in attesa di un elicottero ha continuato il capo del gruppo di escursionisti -, dobbiamo avere un mezzo di grandi dimensioni perché dobbiamo andar via noi, lo staff nepalese più tutta lattrezzatura. Speriamo nei prossimi due giorni di avere questa opportunità. Favre, comunque, vuol tranquillizzare riguardo alle condizioni dei componenti della spedizione: La situazione meteo è a posto, se dura non cè problema. Ma spostarsi a piedi non è possibile: al campo base cè un metro e venti di neve.
Sempre secondo fonti locali, tra queste 50 persone ci sarebbero anche12 escursionististranieri, mentre gli altri sono cittadini nepalesi. Gli incidenti sono avvenuti su percorsi ditrekkingad oltre5mila metridi quota nel massiccio dellAnnapurna. Una valanga ha interessato il passo del Thorang La, nel distretto diMustang, dove sono morte 16 persone. Le restanti hanno perso la vita per una seconda valanga nel distretto diManang.
Altri 14 escursionisti stranieri sono stati invece messi in salvo da dueelicotteridellesercito, che li stanno portando nella città diJomson. Secondo funzionari locali non è possibile dire con esattezza quante persone si trovino ancora lungo il sentiero sul quale si è abbattuta la tempesta. Pioggia e neve in Nepal sono stati causati dalcicloneche diversi giorni fa ha colpito la vicina India proprio durante il mese di ottobre, quello in cui lattività di trekking è più diffusa nel Paese.