AVERSA. Si è svolto l11 giugno il secondo appuntamento con Una Mano Tesa, atteso incontro organizzato da Donato Liotto e dalla sua associazione New Dreams.
Nella bellissima sala Auditorium dellEnte Morale Moretti, completamente ristrutturata e attrezzatissima, grazie allimpegno della Caritas Diocesana. La serata si è aperta ed impreziosita con lintervento del soprano Simona Marino che ha cantato linno della New Dreams e della solidarietà, Vulesse immaginà, scritto dallo stesso Liotto, musica del maestro Fabio Mirabelli.
Gli argomenti affrontati, tutti incentrati sulla storia che questo Ente di beneficenza svolge da tantissimi anni nella città normanna. La sua storia, passata presente e futura, questo il tema trattato. Confronti e dibattiti, svolti in un clima sereno e cordiale con tutte le parti che operano nel complesso dellEnte Moretti. Si sono affrontate le varie problematiche che vedono questa istituzione relegata nel più totale anonimato e che versa in una situazione economica molto grave.
Erano presenti al gran completo le Volontarie Vincenziane, rappresentate da Rosa Orabona, la Caritas con don Vincenzo Cacciapuoti, le responsabili dellasilo privato Clelia Martino, Adriana Silvestre, Maria DAmore, lAssessore alle Politiche sociali del Comune di Aversa Vincenzo Lanzetta, il quale ha contribuito molto alla riuscita dellincontro. Interventi anche dei consiglieri comunali Romilda Balivo e Stefano Di Grazia, i quali hanno voluto testimoniare con la loro presenza la stima nei confronti di Liotto per il suo impegno civile. Da citare anche la presenza del cda dellEnte Moretti con la consigliera Anna Lama e il presidente Carmine Sabia, anche loro intervenuti nel dibattito rivelatosi molto costruttivo.
Il primo obiettivo che ci ponevamo era finalmente mettere assieme tutte le parti in causa che operano nellEnte Moretti. afferma Donato Liotto Questo piccolo miracolo è avvenuto. Siamo davvero soddisfatti di aver avuto questo confronto. Il nostro intento, ora, è metterci a lavorare assieme e divenire un unico strumento atto solo ed esclusivamente a pianificare le tante problematiche che attanagliano questo Istituto. Posso dire con orgoglio che la solidarietà e gli scopi comuni finalmente ieri si sono uniti. Ringrazio tutti i presenti per essersi prodigati assieme al sottoscritto a raggiungere questo obiettivo. Degli assenti alcuni devo dire giustificati, non mi va di parlarne. Dico solo che bisogna essere dei sognatori e credere in queste cose. Sono certo, la partecipazione a certe manifestazioni, allora si che sarebbe spontanea, senza nemmeno bisogno di essere invitati. Su questo cè ancora molto da fare.