Strisce blu, Stabile: “Perché la mia proposta non è applicabile?”

di Redazione

Giuseppe StabileAVERSA. Abbiamo intervistato il consigliere di opposizione indipendente Giuseppe Stabile, in relazione alla sua mozione sui parcheggi a pagamento presentata nell’ultima seduta consiliare.

Mozione che, però, secondo il sindaco Domenico Ciaramella “non è attuabile”.

Consigliere Stabile, qual è stata in Consiglio la sua proposta sulla sosta a pagamento? “Dobbiamo partire dal contratto in essere che ha valore di legge, per cui l’unica modifica che a noi, come ente comunale, è concessa riguarda la riduzione degli stalli di sosta a pagamento con relativo aumento di quelli liberi.Ciò è possibile solo perché in precedenza è sancito dal disciplinare di gara in cui appunto si evince che l’amministrazione si riserva la facoltà di diminuire o aumentare, a suo insindacabile giudizio, il numero degli stalli di sosta a pagamento, in questo caso la ditta aggiudicatrice sarà tenuta a proseguire il servizio senza null’altro a pretendere”.

Questo era prescritto nel capitolato d’appalto. E nel contratto? “Nel contratto d’appalto con l’Ati ci sono due articoli importanti. L’articolo 2 che cita ‘L’amministrazione può procedere ad un’eventuale diminuzione del numero di stalli senza che l’Ati possa accampare alcun diritto, avanzare riserve o chiedere compensi aggiuntivi di sorta’. Tutto questo è rafforzato dall’articolo 5 in cui è chiaro che il numero preciso degli stalli di sosta dovrà essere rilevato in contraddittorio all’inizio di ogni anno, o nel corso dell’anno, se dovessero esserci eventuali verifiche. In altre parole, quando si parla di compensazione la valutazione deve essere fatta sul numero di stalli non in maniera forfettaria. Quindi la mia proposta sembra quella più attendibile: aumentiamo del 50% le strisce bianche e diminuiamo del 50% quelle blu”.

Ma il sindaco Ciaramella ha affermato che le sono stati spiegati esaustivamente dal comandante Guarino e dalla dottoressa Di Ronza i motivi dell’inapplicabilità della sua proposta. “Io non amo fare polemiche e non le farò neanche adesso. Non parlo mai con i giornali proprio per questo motivo. In Consiglio comunale ho portato fatti, non illazioni. A supporto della mia tesi non ci sono state supposizioni ma precise norme contrattuali. Visto che durante l’Assise non ho avuto alcuna risposta, né dal dottor Guarinoné dalla segretaria Di Ronza, vorrei che il dirigente mi spiegasse perche la mia di proposta non è applicabile. Non mi sembra una cosa difficile. Io ho letto il contratto, eppure in Consiglio comunale non ha saputo darmi una risposta. Si è riservato di rispondermi una volta documentato. Aspetto con ansia”.

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