Incidenti stradali, Liotto: “Da Facebook messaggi che invitano a riflettere”

di Redazione

 AVERSA. Donato Liotto, presidente della New Dreams, invita a leggere e riflettere su quante morti ci sono a causa di incidenti dovuti a causa dell’alcol.

“Leggete il racconto che segue, mi è stato inviato su Facebook, è davvero toccante e ci aiuta a riflettere, su quanti giovani bevono e subito dopo si mettono alla guida delle loro auto, non si rendono conto dei danni che possono provocare non solo agli altri, ma soprattutto a se stessi. La vita è bella ed è unica. Un bene prezioso da conservare. Anche la New Dreams condivide ed appoggia qualsiasi iniziativa tesa a lanciare questi messaggi così importanti. Specialmente in questo periodo estivo è ancora più rilevante lanciare questi messaggi ai “nostri giovani” devono comprendere che guidare in stato di ebbrezza li mette in serio pericolo di vita, distruggono loro stessi e soprattutto i loro genitori. Le parole che vi accingete a leggere sono state scritte da un giornalista che era presente all’incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva…scioccato. Lo stesso giornalista di cui non si sa il nome ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Pensiamo sia irrilevante sapere se questa storia è vera oppure no? Ma leggendola somiglia davvero a tante storie vere e tragiche di cui si legge sui giornali e in Tv ogni giorno. Questo racconto lo pubblicherò sul sito www.associazionenewdreams.it con la speranza di dare anche noi un piccolo contributo in tal senso. Oltre ovviamente a diffonderlo a mezzo stampa.

Tratto da Anonimo su Facebook: “Mamma… sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava… Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un poliziotto che dice: ‘Il ragazzo che ha provocato l’incidente era ubriaco’. Mamma, la sua voce sembra cosi lontana… Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: ‘questa ragazza non ce la farà’. Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire… Perché le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare… Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva… La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura… Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento cosi disperata… Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo… Ti voglio bene e…. addio”.

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