AVERSA. Che sia collocato o meno in un prefabbricato non basta un punto informativo per trasformare Aversa in città turistica.
Occorrono servizi e sopratutto è necessario che le ricchezze artistiche conservate nelle sue cento chiese siano disponibili ad una visita turistica, specialmente nei giorni festivi. Invece succede, nel fine settimana, che un gruppetto di turisti austriaci arrivati in città, attirati dalla curiosità di vedere il palazzetto in cui è nato Domenico Cimarosa, che a Vienna è di casa, non possano nemmeno entrare nel Duomo per ammirarne labside dipinto, si dice, da allievi di Giotto, visitare il museo diocesano o ammirare la copia più famosa e rispondente alloriginale della Casa Santa di Loreto.
La notizia arriva dalla sezione cittadina del Codacons alla quale, con una mail, il gruppetto ha segnalato quanto accaduto. Per i turisti partiti da Vienna per fare un giro della Campania, comprensivo della visita alla Reggia di Vanvitelli, che spinti dalla passione per la musica di Cimarosa avevano deciso di fare una puntatina ad Aversa ci sono state soltanto porte chiuse. Chiusa, per lancora incompleta ristrutturazione, la casa natale del musicista, al gruppetto non è stato possibile visitare nemmeno una delle tante chiese ricche di tesori darte che fanno parte del patrimonio della città.
Aperte esclusivamente nellorario dedicato alle funzioni, ridotto in occasione del periodo di ferragosto, le porte del Duomo, di Santa Maria a Piazza, di San Lorenzo, di San Francesco e dellAnnunziata erano inequivocabilmente chiuse rendendo inaccessibili le chiese ai turisti che hanno trovato chiuso persino ristoranti, caffetterie e bar.
In compenso, peregrinando tra una chiesa e laltra, nella speranza di trovarne una visitabile, il gruppetto ha potuto ammirare strade e piazze sporche, incorniciate da rifiuti di piccolo e medio taglio galleggianti nella acqua della fontana di piazza Vittorio Emanuele e tappezzanti laiuola del monumento al milite ignoto di piazza Municipio.
Uno spettacolo che ha convinto il gruppetto ad un rapido dietro front, effettuato dopo aver segnalato, con una mail, tutto quanto al Codacons affinché intervenga presso lassessore al turismo. Una figura istituzionale che però ad Aversa non esiste.