Il Wwf a Ciaramella: “Quando inizia la raccolta porta a porta?”

di Redazione

Alessandro GattoAVERSA. “Quando partirà la raccolta differenziata, con il metodo del ‘porta a porta’ e/o di prossimità ad Aversa?”.

E’ la domanda che il Wwf, attraverso il presidente regionale Alessandro Gatto e il presidente del coordinamento agro aversano Francesco Autiero, rivolgono al sindaco Domenico Ciaramella. “Quanto tempo ancora dovranno aspettare gli aversani affinché inizi questo modello di civiltà applicato alla raccolta dei rifiuti? – continuano gli esponenti del sodalizio ambientalista – Vorremo conoscere proprio il giorno preciso, visto che era stato promesso che, prima, nel mese di marzo 2010 e poi i primi di settembre 2010, sarebbe partito il servizio su tutta la città con la nuova ditta denominata ‘Senesi’”.

“Rivolgiamo questa semplice domanda al sindaco di Aversa ed alla sua amministrazione comunale, non tanto in chiave polemica o critica, ma semplicemente per sapere con chiarezza quando entrerà in vigore il progetto voluto dall’attuale amministrazione comunale di cui si è tanto parlato attraverso i mezzi di comunicazione. Anche per offrire un supporto tecnico gratuito per ottimizzare il servizio. Considerato che a noi interessa solo che decolli correttamente la raccolta e nient’altro. Siamo convinti, noi del Wwf, che gli aversani sono più che pronti ad iniziare questo scatto di civiltà. Più passa il tempo, però, e più la popolazione, ovviamente, si stancherà della promessa di raccolta differenziata porta a porta, perché il sistema ideale è conferire i rifiuti separati nei pressi della propria abitazione, così come sta funzionando in tante altre città della Campania, anche più grandi e complicate di Aversa”.

“Inoltre, è indispensabile che si attui la politica premiante per chi meglio fa la raccolta differenziata. Ci sono vari sistemi per poter premiare i cittadini e le famiglie che si comportano bene: soprattutto riducendo l’enorme tassa sui rifiuti che vediamo aumentare di anno in anno sempre più. Quella che oggi è una tassa imposta senza tener presente della tipologia di famiglia e dei sistemi di riduzione a monte dei rifiuti e della raccolta differenziata che si applica in quel nucleo familiare, deve diventare una tariffa (oggi questa competenza è affidata alle province, in ogni caso è indispensabile avviare una ‘pressione politica’ adeguata per ottenere il metodo di tariffazione più moderno e democratico), che si calcola in base ad una serie di fattori scientificamente misurabili, senza furbizie ovviamente. Ben vengano anche la creazione di vere e proprie isole ecologiche ad Aversa perché se ne ha davvero bisogno. Anche su queste isole gradiremmo conoscere i tempi di realizzazione”.

“Le risposte a queste domande – concludono dal Wwf – devono essere fornite pubblicamente dall’Amministrazione, affinché tutti gli aversani possano apprendere con chiarezza. Per esempio si potrebbe organizzare un incontro pubblico, una giornata di divulgazione sulla raccolta differenziata o altro/i evento/i del genere. Stiamo ancora aspettando il sindaco, e potremo esaltare il suo operato solo quando vedremo concretamente i fatti. Al momento ci sono solo buone intenzioni”.

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