AVERSA. Raggiunto da quattro colpi di pistola e, poi, investito dallauto del gruppo di fuoco. E in fin di vita, in un letto del reparto di terapia intensiva dellospedale di Pozzuoli, Bruno DAniello, 44 anni, aversano, …
… che sembra frequentasse gli ambienti della tossicodipendenza, e che negli ultimi tempi, stando agli inquirenti, era senza unabitazione fissa. Nel suo passato, nemmeno tanto recente, un’accusa, poi rivelatasi infondata, di aver ferito a colpi di pistola un giovane aversano. Un ferimento che, nella seconda metà degli anni novanta, (per ironia della sorte?) avvenne quasi nello stesso posto dove si è verificato l’agguato di giovedì sera. La vittima di allora, nonostante le indagini delle forze dell’ordine portavano a D’Aniello, affermò che il suo feritore non era quest’ultimo.
Secondo una prima ricostruzione operata dagli agenti del commissariato di Aversa, coordinati dal dirigente Luigi Del Gaudio, nella tarda serata di giovedì, intorno alle 23, DAniello stava camminando a piedi nello slargo tra via Perugia, viale Europa e i Platani, quando unautovettura, con a bordo un commando composto da almeno due persone, si è avvicinata. Probabilmente la vittima conosceva gli occupanti e non ha tentato di fuggire. Ma dalla vettura sono partiti quattro colpi di pistola che hanno tutti raggiunto il bersaglio. DAniello è stato colpito al bacino, alla zona ascellare e ad un braccio. Un agguato in piena regola con lintento di uccidere. Infatti, non contenti dei colpi di pistola che avevano raggiunto la vittima, lhanno anche travolto mentre era oramai a terra in una pozza di sangue. Questultimo raccapricciante episodio ha causato anche lesioni, forse irreparabili, alla colonna vertebrale del malcapitato. Ma nemmeno questa circostanza è riuscita a fermare la furia omicida di qualcuno, un intoccabile, che potrebbe essersi sentito offeso da qualche atto che DAniello potrebbe aver commesso con uno sgarbo che gli è costata una condanna a morte.
Soccorso da alcuni automobilisti di passaggio che hanno avvertito il 118, l’uomo è stato dapprima trasportato al pronto soccorso dellospedale San Giuseppe Moscati di Aversa e da qui, tenuto conto della necessità di un posto in terapia intensiva (tutti occupati ad Aversa), trasferito, a causa delle gravissime condizioni, al nosocomio puteolano, dove è tuttora ricoverato.