Bonifica siti inquinati, stanziati 1,3 milioni per Aversa

di Redazione

Angelo PolverinoAVERSA. Dopo Lo Uttaro è la volta dei siti inquinati dei Comuni di Aversa, Calvi Risorta e Santa Maria Capua Vetere.

L’assessore Regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, dopo aver sentito il parere della Commissione Affari istituzionali, presieduta dal casertano Angelo Polverino, delibera di assegnare i fondi per la bonifica. Gli interventi, che saranno realizzati, riguardano quelle aree sequestrate dalla Procura a seguito dei rifiuti sversati abusivamente ed il Litorale Domitio Flegreo.

L’importo complessivo per il risanamento ambientale dei tre Comuni interessati è di 3 milioni e 420.845 euro. A Calvi vanno 720.845 euro; a Santa Maria Capua Vetere1 milione e 400mila euromentre al Comune di Aversa vanno 1 milione e 300mila euro.

Il consigliere Polverino è sempre più punto di riferimento per l’assessore Romano per quanto riguarda le problematiche ambientali della provincia di Caserta e tiene a precisare: “Contestualmente all’emergenza rifiuti, abbiamo inteso dare corso, in un lavoro sinergico tra Assessorato e Presidenza, al Piano Regionale di Bonifica dei Siti Inquinati della Regione Campania, predisposto dall’Arpac nel 2005. Il Piano Regionale – precisa il Polverino – è lo strumento essenziale per assicurare la continuità all’azione di governo della passata Legislatura. Sicuramente il Piano va aggiornato alla luce della nuova emergenza ambientale, ma le precedenze su cui si deve intervenire sono quelle stabilite in passato, quando è stata tracciata la mappa dei luoghi che hanno bisogno di essere ripuliti e recuperati con azioni specifiche. La mappatura del passato inoltre ci consente di destinare con chiarezza i fondi comunitari per le operazioni di risanamento”.

Nel caso specifico, il Por di riferimento riguarda l’Obiettivo Operativo 1.2, avente per oggetto il miglioramento della salubrità dell’ambiente e gli interventi di risanamento ambientale nei Comuni di Calvi Risorta, Santa Maria Capua Vetere e Aversa. Il litorale Domitio Flegreo è quello che maggiormente preoccupa, perché interessa 77 comuni tra la provincia di Napoli e di Caserta, coinvolge 1 milione e mezzo di abitanti ed una superficie territoriale del 12 % della Regione.

“L’importante – continua Polverino – è la ripresa delle attività di bonifica da parte della Regione e soprattutto nel Litorale Domitio, vale a dire nell’area più esposta all’aggressione ambientale ripetuta nel tempo per opera soprattutto delle organizzazioni criminali e della camorra. Il lavoro da portare avanti è tanto e viene svolto nella sua globalità. Caserta e Napoli sono le priorità. Più si va avanti e più viene fuori una forte criticità dovuta alle grandi quantità di materiali da trattare, la complessità delle contaminazioni, il più delle volte sconosciute, che oltre ai terreni interessano anche le falde acquifere. L’importante è stato deliberare la cessazione della sospensione dei vecchi provvedimenti. L’opera di recupero – conclude il consigliere di maggioranza – terminerà solo quando tutte le aree saranno restituite alla condizione originaria. Il problema non è solo quello di rimuovere e bonificare. Bisogna vigilare per evitare che nei luoghi bonificati si ritorni ad inquinare”.

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