La Normanna incontra la vedova di Pietro Capone

di Redazione

Roberta Pizzo e Pietro CaponeAVERSA. Nella sede sociale di via Riverso, il presidente dell’Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri e la signora Giancarla Peurgini hanno incontrato Roberta Pizzo, vedova del giovane Pietro Capone, assassinato ad Aversa lo scorso 15 ottobre.

In occasione della gara interna con il Melfi, la società granata aveva indetto la giornata della solidarietà per sostenere la moglie ed il figlioletto del giovane concittadino aversano tragicamente scomparso. All’interno dello stadio, infatti, erano stati fatti girare dei salvadanai per raccogliere offerte spontanee mentre il cinquanta per cento del ricavato era stato decurtato dall’incasso totale per essere consegnato a Roberta. La Normanna, come sempre, mantiene le proprie promesse e nella mattinata del 19 novembre ha consegnato alla giovane vedova Capone, in compagnia del cognato Luigi Capone, un assegno con la cifra di 920 euro che va a sommarsi ad i 350 euro liquidi, consegnati subito dopo il match con il Melfi nelle mani di Luigi Capone, ricavati dalle offerte spontanee dei sostenitori granata.

“Siamo orgogliosi – dichiara il massimo dirigente granata Spezzaferri – di aver fatto qualcosa di utile per la signora Roberta e per il figlioletto di appena due anni. Per noi tutti si è trattato di un piccolo gesto condiviso al cinquanta per cento con i sostenitori dell’Aversa Normanna che hanno dimostrato di avere un grande cuore. E’ solo un piccolo passo che, siamo consapevoli, non potrà colmare il dolore della giovane vedova Capone ma in qualche modo almeno alleviarlo”. “Ciò che conta – conclude il presidente granata – è che non ci si dimentichi di una tale tragedia e di una famiglia che avrà sempre bisogno della vicinanza dei propri concittadini per potersi rialzare e sperare in un futuro migliore”.

“Ringrazio l’Aversa Normanna per aver dato il proprio contributo ed essermi stata vicina – ha detto Roberta Capone – e l’Associazione New Dreams che ha dato il via alla gara di solidarietà nei miei confronti. Colgo l’occasione per dire grazie anche ai cittadini aversani e per chiedere ancora a tutti, cittadini ed istituzioni, di non dimenticare me ed il mio figlioletto quando i riflettori su questa tragedia saranno spenti ma il dolore e la disperazione in noi sempre vivi ed accesi”.

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