Rapine a mano armata: nuova accusa per banda legata ai casalesi

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Nell’ottobre scorso era stato arrestato con “un benvenuto al Sud”, in compagnia di due uomini, tra cui un affiliato ai “casalesi”, con armi, manette e documenti falsi.

Da oggi, per lui, già ricercato per diverse rapine commesse al nord, ai danni di gioiellerie, anche quella di aver messo a segno una rapina da sessantamila euro ai danni dell’oreficeria “Bancone” di Cerignola, in Puglia, messa a segno il 17 giugno del 2009. Ad incastrarlo una pistola che fu rinvenuta, dopo l’arresto da parte dei carabinieri del nucleo territoriale di Aversa, presso la propria abitazione. Pistola che è risultata essere stata rubata proprio nel corso di quella rapina che vide anche il titolare del negozio picchiato con lesioni guaribili in dieci giorni e lasciato in manette.

Protagonista di questa operazione Mirko Garlaschè, 24 anni, nato a Vigevano, ma residente a Cassolnovo, in provincia di Varese, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio per quattro rapine a gioiellerie, con un bottino di 250mila euro circa, messe a segno tra dicembre 2009 e febbraio 2010 scorso a Cardano al Campo, Somma Lombarda, Gallarate e Vergiate, tutti centri in provincia di Varese.

I militari aversani, coordinati dal colonnello Francesco Marra, in autostrada, nei pressi del casello di Santa Maria Capua Vetere, nell’ottobre scorso notarono in una Mercedes Classe A una loro vecchia conoscenza: Alessandro Abbamundo, 31 anni, di Trentola, ritenuto legato al clan camorristico dei “casalesi”. Quasi obbligato l’alt e nella vettura, oltre ad Abbamundo e al rapinatore varesino, fermano anche Fabio Sociale, 23 anni, di Lusciano, proprietario della Mercedes.

La presenza del trio porta i carabinieri a perquisire la vettura con il ritrovamento di una pistola calibro 7,65 completa di munizioni, di due paia di manette “spagnole”, tre sacchetti bianchi, una patente ed una carta di identità con foto del rapinatore varesino, intestate a tale Francesco Fabozzi, 26 anni, di Aversa, falsa, e di un’altra patente e carta di identità, con foto di un altro dei due arrestati, intestate a Nicola Abbate, 34 anni, originario di Aversa, ma residente a San Marcellino.

Nel corso di una successiva perquisizione presso l’abitazione di Fabio Sociale, i militari arrestarono il fratello Alfredo, 27 anni, perché in possesso di una pistola calibro 7,65, rapinata all’armeria di Cerignola, il 17 giugno scorso, che ha, poi, ulteriormente peggiorato la posizione di Garlaschè.

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