Marciapiedi, Giglio: “Lavori limitati dall’esiguità degli assi viari”

di Redazione

Adolfo GiglioAVERSA. Il consigliere delegato alle periferie, Adolfo Giglio, interviene sulla questione dei marciapiedi in via Piave e in via De Chirico.

“L’intento di realizzare alcuni tratti di marciapiedi in via Piave e via Cupa Scoppa è volto a salvaguardare, senza alcun dubbio e con lo scopo di non volere sollevare alcuna polemica, la sicurezza delle ‘utenze deboli’. Seppure nei limiti imposti dal minimo dimensionamento delle arterie in questione, in quanto, quest’ultime non essendo inserite in un contesto di nuova edificazione, ed essendo parte di un tessuto urbano storico, si è voluto raggiungere un soddisfacente risultato cercando di ridurre al minimo il rischio per i pedoni.

E’ doveroso da parte nostra, che siamo l’amministrazione di un territorio, risolvere in modo pratico quelle linee programmatiche che sono contemplate all’interno delle norme del Prg e del Piano del Traffico dove tra le strategie e gli obiettivi sorge lampante ‘iI miglioramento della sicurezza stradale’ tramite ‘la scelta di specifici interventi per le utenze deboli’; per questo si punta ad operare sempre nel rispetto dei cittadini, che tra l’altro siamo anche noi.

Purtroppo, le esigue dimensioni degli assi viari che si intrecciano nel nostro centro storico impongono a ridimensionare gli obiettivi in un’ottica più limitata. Il problema che riguarda le nostre strade è evitare i rischi e i pericoli che sono costantemente alla portate dei pedoni. La sosta selvaggia crea non pochi pericoli, costringendo il pedone ad utilizzare la sede stradale, col rischio di essere investiti, e ad eseguire pericolosi slalom tra i veicoli in sosta. Per questo si è preservata l’incolumità dei cittadini tenendo conto comunque delle fasce deboli.

Per quanto riguarda il marciapiede di via de Chirico, esso è stato realizzato tenuto conto anche della linea del marciapiede preesistente, e si è cercato di non invadere ulteriormente la sede stradale, in quanto prospiciente agli stalli di sosta dei parcheggi a pagamento. Completamente pavimentato con cubetti di porfido, compresi gli scivoli, e delimitato da cordoli di cemento, il marciapiede presenta nella sua parte terminale una curvatura ‘fuori misura’ per la quale non era possibile posare un cordolo prefabbricato, pertanto si è reso necessario realizzarlo in opera fino al congiungimento col piano stradale, il quale funge da contenimento per la pavimentazione, e questa è sicuramente una scelta tecnica”.

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