Festa della Donna, gli auguri della “New Dreams”

di Redazione

 AVERSA. La giornata dedicata alle donne, quella dell’8 marzo, ogni anno vede noi “maschietti” prodigarci presso i fiorai, per comprare l’agognato “rametto di mimose”.

Già fin dalle cinque del mattino ci sono temerari che hanno passato la notte all’addiaccio, pur di prendere la mimosa, per poi portarla alla propria donna. Noi immaginiamo la scena: “Tesò, auguri, tieè.. beccati stò ramoscello. Cè verimme all’anne che vvene!”. Certamente, non tutti danno considerazione alla “propria donna” solo in questa giornata, ma quando passiamo per le strade, vediamo bancherelle di “fiorai improvvisati” che ci propinano ogni sorta di confezione, alcune davvero sfiorano “il trash”: vasi etruschi rigorosamente in plastica, con mimosa avvolta in carta stagnola, fiori di ogni sorta, sempre di plastica, pupazzi giganti, dove la mimosa manca solo che gliela ficcano nel…hem…naso, potete immaginare la “poverina…la donna” quando si vede recapitare la mimosa con accompagnamento del “di tutto e di più”.

Alberi di mimosa, presi d’assalto da improvvisati e ritardatari, che su di essi si arrampicano a rischio di rompersi l’osso del collo, ma nulla li ferma. A mimosa s’addà piglià. Ma le donne? Loro, inconsapevoli di tutto questo, cosa fanno? Niente, che volete che facciano? Stanno al gioco, e per un giorno fanno finta di sentirsi importanti. Noi, poveri uomini, convinti che basta un rametto di mimosa per soddisfare la nostra “amata”, appena fatto questo gesto poi ci sentiamo con la coscienza a posto. Ma le donne, questo lo sanno, loro sono molto più intelligenti di noi, sembra che non contano nulla, ma in realtà “simme nuje uomini” che, di fronte a cotanta intelligenza, forza di carattere, diventiamo piccerille…piccerille.

Provate a smentirci, provate a contrariare la vostra donna,e verite che vvè succere! Na mazziata magari sarebbe esagerata, ma na cazziata accompagnata da uno sguardo “fulminante” ci fa subito rientrare “nei ranghi”. Alla fine si capisce subito che il “sesso debole” nun so loro..ma, ahimè..simme nuje maschiette! Ricordiamo sempre, che la donna, è il nostro vero punto di riferimento, che senza Lei, simme comme na pallina e ping…pong…ci sbattono avanti e indietro, con il risultato certo, di perdere la partita.

La donna, in questa giornata, e in tutte le restanti dell’anno, va sempre tenuta su di un piedistallo, e l’unica mimosa,che loro vogliono da noi, è avere sempre rispetto, considerazione e attenzioni. Credeteci, potete portar loro un albero di mimosa…ma nulla può essere più gratificante per una donna nel sapere di essere amata incondizionatamente dal proprio uomo. Auguri care Donne, senza è vuje…nuje nun simme overe niente.

Donato Liotto, presidente associazione “New Dreams”

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