Il caso Di Santo accende i riflettori sulla manutenzione delle strade

di Antonio Arduino

 AVERSA. La disputa tra il dirigente della programmazione urbanistica Antonio Di Santo, il coordinatore del Pdl e vicepresidente della provincia di Caserta Nicola Golia e altri ha acceso i riflettori sull’attività di manutenzione delle strade cittadine.

Un’attività che sarebbe carente per, dicono dall’ufficio tecnico comunale, difficoltà a reperire i fondi necessari agli interventi. Fondi che però non sembrano mancare per sostituire l’erba sintetica delle aiuole spartitraffico (garantita 10 anni quando fu posizionata a fine 2009) con cubetti di porfido, né per realizzare nuovi marciapiedi che, anzi, dovrebbero proliferare nell’intera città, dal momento che, appena pochissimi giorni fa, è stato annunciato dall’assessore al ramo un progetto di spesa di 200 mila euro, varato proprio per costruire nuovi marciapiedi. Ben vengano questi nuovi marciapiedi se garantiscono la sicurezza dei pedoni, messa a rischio in tantissime strade della città prive dei preziosi “salvagente”.

Intanto, quegli stessi pedoni, costretti a usare il piano stradale e a districarsi fra autovetture, moto, motorini e biciclette, rischiano di rompersi le ossa camminando sul piano strade per le condizioni in cui vengono tenute le arterie, anche quelle ristrutturate da poco, come tante presenti nel centro storico. Ve ne proponiamo un assaggio.

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