AVERSA. In accoglimento del ricorso depositato dagli avvocati Michele Basile, del foro di Santa Maria Capua Vetere, e dal professor Alfonso Furgiuele, del foro di Napoli, viene revocata la misura cautelare al dottor Enrico Giuliano, nella nota vicenda del fallimento della Banca di Credito Cooperativo di Aversa.
Il provvedimento era stato emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per accertare se lattività creditizia fosse stata improntata a criteri di sana gestione, ovvero se, invece, vi fossero stati clienti favoriti nelle pratiche di affidamento, rilasciate senza lacquisizione delle garanzie necessarie. Il procedimento era stato iniziato, dufficio, dopo la dichiarazione di insolvenza della Banca di Credito Cooperativo, per la quale pende, ancora, il giudizio di opposizione innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.
Dopo approfondite indagini e lassunzione degli interrogatori da parte dei rappresentanti di tutte le società affidate presso listituto bancario, è stato accertato, che il presidente Giuliano, non solo, non aveva autorizzato nessuna delle operazioni in cui, sembra siano rimasti coinvolti, tra laltro, alcuni stessi consiglieri di amministrazione, non essendone egli stesso a conoscenza, ma che, comunque, la gestione della banca era avvenuta nel pieno rispetto della normativa bancaria, come dimostrato dalla consulenza tecnica di ufficio espletata presso
Linsussistenza dello stato di insolvenza contestato, aggiunge il presidente, è provato dal fatto che