AVERSA. Lo striscione all’ingresso del liceo “Eotvos Jozsef” a Nyregyhaza recitava “Benvenuti amici italiani”.
Questa l’accoglienza ricevuta dal gruppo degli studenti italiani dell’Istituto professionale “Mattei” di Aversa ospitato in Ungheria per una settimana, dal 4 all’11 aprile, nell’ambito del programma di scambio di classe organizzato in collaborazione con Afs-Intercultura e il patrocinio del Comune di Aversa. Un “viaggioandata e ritorno” tra culture iniziato a novembre ad Aversa e che è proseguito con questa emozionante settimana.
Gli attori principali coinvolti sono stati gli studenti di due Paesi diversi che si sono ospitati a vicenda nelle rispettive famiglie e scuole. Intenso il programma della settimana: lezioni a scuola, spettacoli teatrali e musicali, visite guidatesul territorio e naturalmente quella alla capitale, Budapest e al Parlamento ungherese. Accolti con tutti gli onori studenti e docenti italiani hanno salutato il dirigente del liceo, Istvan Komaromi, il rettore del College universitario di Nyiregyhaza e il vicesindaco della città.
Nel week-end il consigliere comunale Michele Galluccio ha volato da solo pur di raggiungere il gruppo e portare il saluto del primo cittadino, Domenico Ciaramella, alla città ungherese. Le due amministrazioni non escludono un futuro gemellaggio: “Grazie a questo incontro ho scoperto, al di là delle superabili barriere linguistiche – ha dichiarato Galluccio – una sostanziale identità di ideali e di aspettative per il futuro, ed abbiamo gettato le basi per costruire un’amicizia che andrà molto al di là del breve spazio di tempo condiviso”. L’obiettivo, attraverso l’incontro e la vita in comune, è stato quello di comprendere, al di là dei luoghi comuni e dei pregiudizi, che la diversità è ricchezza.
“Obiettivo raggiunto con successo. – ha commentato il vicepreside Gennaro Bosso che personalmente ha accompagnato il gruppo di 14 studenti italiani – I nostri studenti hanno potuto confrontarsi con una cultura diversa e hanno rafforzato sentimenti quali la tolleranza e il rispetto”.
Soddisfatto anche il dirigente scolastico Giuseppe Manica che ha sostenuto il progetto dal nascere, che pone il Mattei in prima linea sulla via dell’internazionalizzazione dell’offerta formativa. “Ritengo l’educazione interculturale un valore fondamentale della scuola, una sfida non sempre facile ma che rappresenta un’occasione unica per migliorarsi aprendo la scuola al mondo”. Ma sono gli studenti che, entusiasti, hanno commentato l’esperienza solo positivamente, tutti d’accordo: “Uniniziativa che aiuta, migliora, non si dimentica più”.