AVERSA. Forse il sindaco si è distratto o nessuno gli ha detto che cè un problema politico sul tappeto che non può essere eluso convocando direttamente una seduta di giunta per martedì prossimo.
Paolo Santulli, capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie, si dice costretto a ritornare sullargomento crisi politica e precisa: Il nostro assessore di riferimento (lingegnere Giuseppe Mattiello, ndr) è stato convocato da Ciaramella per una riunione dellesecutivo in programma per martedì. Voglio semplicemente far notare che noi non saremo presenti perché riteniamo propedeutico e prioritario un passaggio attraverso un interpartitico delle forze politiche che compongono la coalizione per discutere e risolvere in primo luogo il problema di natura politico presente sul tavolo e che non può essere trattato come se nulla fosse avvenuto.
In particolare, Santulli fa riferimento alle proprie dichiarazioni nel corso del precedente incontro tra le forze di maggioranza, dove aveva fatto notare che poco o niente di quanto concordato tra Gruppo Unico delle Autonomie e primo cittadino era stato posto sul tappeto e al successivo scenario venutosi a creare con la querelle tra il vicesindaco Nicola De Chiara del Gruppo della Libertà e lassessore pidiellino Alfonso Oliva che aveva dichiarato, tout court, di non riconoscere altro primo cittadino se non Ciaramella, nonostante questultimo avesse delegato il suo vice per i noti problemi di salute che lo affliggono.
Insomma, una situazione sempre più ingarbugliata con, di fatto, due forze politiche che si pongono in stand by al di fuori della maggioranza: il Gruppo della Libertà con i suoi tre consiglieri (Nicla Virgilio, Giovanni Tirozzi e Stefano Di Grazia) e il vice sindaco e il Gruppo Unico delle Autonomie, con quattro consiglieri (Paolo Santulli, Imma Lama, Salvatore De Gaetano e Mario Abate) e lassessore allurbanistica.
Intanto, si è appreso che per giovedì scorso De Chiara aveva convocato una seduta di giunta e che dal Popolo della Libertà (in particolare dal coordinatore cittadino Nicola Golia) gli era stato chiesto di revocarla in quanto i consiglieri e gli assessori pidiellini non erano affatto contenti di come il vicesindaco stesse espletando le funzioni di primo cittadino conferitegli da Ciaramella: troppo protagonismo e poco coinvolgimento degli altri se non dei suoi tre consiglieri. Ancora una volta, come spesso è avvenuto in questi nove anni, la giunta di centrodestra sembra più interessata alle beghe interne che ai problemi reali della città, che è stata la vittima principale dei capricci dei politicanti locali.