AVERSA. L’interpartitico delle forze di maggioranza, che si terrà lunedì nella stanza del sindaco Mimmo Ciaramella, rappresenta un momento cruciale per la vita politica e amministrativa cittadina.
Dall’esito dell’incontro deriverà o una ritrovata unità tra i partiti o la presa d’atto che non ci sono le condizioni politiche per andare avanti. Sul vero e proprio dilemma di questi giorni il vicesindaco Nicola De Chiara non si sbilancia più di tanto. La fiducia preventiva riposta nel sindaco non basta, però, ad allontanare gli spettri di un’anticipata campagna elettorale. Ma da quanto successo in queste ultime arroventate settimane, De Chiara ha oggi una visione più nitida delle alleanze politiche in campo, a partire dagli autonomisti di Paolo Santulli.
Devo riconoscere che il Gruppo delle Autonomie afferma il segretario del Gruppo della Libertà si sta rivelando un alleato serio ed affidabile. Ha dimostrato di preferire un percorso lineare, politicamente corretto e improntato alla reale risoluzione delle problematiche sul tappeto ad uno contorto, politicamente discutibile e che mira più a risultati teorici che pratici. Per questo ritengo oggi indispensabile che il tavolo dell’interpartitico, dopo aver riportato il confronto in un alveo più propriamente politico, dia il giusto spazio alle richieste degli Autonomisti che chiedono nient’altro di passare dalle parole ai fatti. Deleghe operative ai consiglieri che vogliono seguire in prima persona progetti in itinere o da realizzare ex novo e via libera del tavolo politico a provvedimenti particolarmente attesi dalla città, come la rivisitazione del Regolamento Edilizio, che tanti problemi sta creando a molte attività commerciali, e la ripresa degli iter amministrativi per dare l’avvio concreto ad opere pubbliche essenziali che da tanti mesi dormono nei cassetti del quarto piano. Altro problema da affrontare immediatamente è quello legato alle richieste edilizie del Piano Casa, che hanno necessità di essere istruite in tempi brevi e che l’ufficio preposto non è in grado di esaminare per dare un’immediata risposta ai richiedenti.
Per De Chiara c’è la necessità di passare subito all’azione e di non perdersi nei mille rivoli della politica da marciapiede, che non portano ad alcun risultato concreto.