AVERSA. Il sindaco di Cesa dice che la sua amministrazione di centrosinistra ha già vinto nel momento in cui è stato indetto il referendum.
Non interessa al sindaco lesito del referendum, dal momento che sono stati i residenti del Rione Bagno asollecitare la consultazione ma solo la segreteria politica del Pd araccogliere le firme per avviare la procedura referendaria sostenuta ecaldeggiata da un consigliere regionale del Pd.
Il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà di Aversa, Tonino De Michele, cesano di origini, piomba nel dibattito, latente, sul referendum per lannessione del Rione Bagno a Cesa e lo fa con accuse gravi delle quali sarà, eventualmente solo lui a rispondere, quando afferma: Non si può coartare la libertà discelta con la promessa di una gitarella, di un loculo e facendo pagare il ticketmensa dei figli dei residenti del Rione Bagno che frequentano le scuole di Cesaad un prezzo maggiorato rispetto ai bambini di Cesa. Altro che chiarezza e democrazia!.
Per De Michele il 70% dei cittadini del Rione Bagno non vuole cambiare per molteplicimotivi e quelli che hanno firmato la petizione sono stati sollecitati conpromesse. Il consiglio comunale di Aversa espresse allunanimità parerenegativo al distacco soprattutto perché senza una conferenza dei servizi. Non si può invitare il cittadino aversano a votare su un piano pubblicato dal comune di Cesa senza un preventivo accordo con lamministrazione comunale di Aversa, trovandosi il Rione Bagno nel territorio di Aversa. I cittadini del Rione Bagno sceglieranno con serenità il destino dei loro figli: nessuna forzapolitica dovrà scegliere per loro.
Dopo lauspicato No al referendum, De Michele vede una conferenza dei servizi dei sindaci dellAgro, che, se si vorrà, potrà definire i confini di ognisingolo comune. Sin qui le dichiarazioni di De Michele che è nella sua ambivalente veste di cesano acquisito aversano.
Ma ieri, ad Aversa, è stata la volta anche del primo manifesto di propaganda per il referendum di domenica prossima. Manifesto voluto dai consiglieri comunali del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli, Mario Abate, Salvatore De Gaetano e Imma Lama che hanno invitato gli aversani a votare No alla secessione affinché il Rione Bagno continui ad essere aversano. Insomma, a quanto pare, tra Aversa e Cesa si preannunzia una settimana di campagna elettorale con fuochi pirotecnici.