AVERSA. La città non ha bisogno di nuovi parcheggi, né bianchi né blu, ne abbiamo già a iosa. Aversa ha bisogno di verde e nella quantità fissata dai parametri indicati dal professor Vittorini, tra gli autori del Piano regolatore, che ha individuato in 20 metri quadrati per abitante la necessità di verde per la nostra città.
Così il consigliere comunale Rosario Capasso, capogruppo di Futuro e Libertà, boccia la decisione ufficializzata dalla giunta municipale diimpegnare ben 240mila euro del bilancio comunale per espropriare larea verde posta allangolo formato da via degli Artisti con via Giotto per trasformarla in parcheggio da poco più di una ottantina di posti auto. Una decisione che chiederà venga rivista e annullata, facendo oggetto dellargomento una apposita interrogazione da proporre al prossimo consiglio comunale.
Ma non è tutto: Considerando dice Capasso che il provvedimento non è stato votato dal vicesindaco Nicola De Chiara che ha, tra le altre, anche la delega al verde interesserò del problema la commissione ambiente di cui sono componente. Il motivo del dissenso del consigliere alla scelta della giunta è legato alla inutilità, a suo dire, evidente di sacrificare un polmone verde per realizzare lennesima area di sosta, magari a pagamento, in una zona che è diventata già tutta un parcheggio.
Larea indicata dalla deliberazione di giunta cade, infatti, allinterno di parco Coppola attaccata, senza soluzione di continuità, a piazza Bernini dove imperversano le strisce blu che, però, restano libere in numero rilevante non solo nei giorni festivi ma anche nei giorni in cui sono attivi i numerosi uffici pubblici presenti in zona. Perchè spiega Capasso sono tanti quelli che preferiscono lasciare la vettura un poco più lontano dagli uffici per evitare il balzello del ticket.
A pochi metri dalla piazza ci sono, infatti, ben quattro parcheggi gratuiti, collocati rispettivamente in via Luca Giordano, presso il parco Balsamo, in via Riverso, via Guido Rossa e via Plauto. Senza contare le strisce bianche di via DAcquisto e dintorni oltre, naturalmente, le centinaia di strisce blu complessivamente presenti sulla piazza e su tutte le strade limitrofe. Se aggiungiamo continua Capasso che a poche decine di metri, nei pressi di Porta Napoli, esistono due parcheggi orario a pagamento e che a breve sarà disponibile un vero è proprio silos per parcheggiare autovetture a pagamento nella struttura multipiano che sta per essere inaugurata su via Di Iasi non si comprende la necessità di sacrificare una delle poche aree verdi ancora esistenti in città per realizzare lennesimo parcheggio che scambierà ossigeno purificato dagli alberi con anidride carbonica tossica prodotta dagli scarichi delle automobili.
Se poi aggiungiamo ancora prosegue lesponente dei finiani che per realizzare il parcheggio lamministrazione dovrà espropriare unarea privata rimasta per anni inutilizzata viene logico chiedere a chi giova questo tipo dintervento. Se qualche cosa va fatto su quel pezzetto di verde, a nostro parere, deve andare nella direzione di rendere larea fruibile alla collettività come verde e non altro.