AVERSA. Riunione ridotta degli assessori e consiglieri comunali del Popolo della Libertà con il proprio coordinatore cittadino Nicola Golia sul quale sono piovute nuove critiche in linea con quelle anticipate ieri dalla gola profonda del Popolo della Libertà.
Presenti, oltre allo stesso Golia, Carlo Amoroso, Nicola Andreozzi, Elia Barbato, Giampaolo Dello Vicario, Nando Menale e Mario Tozzi, ancora una volta, così come era avvenuto in precedenza, bersaglio delle critiche è stato il vice presidente dellamministrazione provinciale di Caserta nella sua veste di coordinatore cittadino del Popolo della Libertà. Tra le critiche rivolte quella di non riuscire a fare la sintesi delle diverse volontà pidielline, il suo comportamento sullattribuzione delle deleghe obiettivo ai singoli consiglieri comunali e la sostanziale soggezione al Gruppo Unico delle Autonomie che, di fatto, detta lagenda della politica cittadina soprattutto nel campo dellurbanistica, relegando il partito di maggioranza relativa ad un ruolo subalterno.
Sin qui le critiche alle quali cerca di dare una sorta di figura da difesa dufficio del coordinatore cittadino, il capogruppo consiliare Tonino De Michele. Il medico cesano sottolinea come ci sono non poche fibrillazioni nel Popolo della Libertà, ma le colpe non sono solo di Golia.
Intendo difendere loperato di Nicola, anche se, in verità, alcune decisioni politiche, troppo file autonomisti, non le ho capite e non le ho condivise. Credo ha concluso De Michele che le fibrillazioni ci sono e sono in aumento solo perché già guardiamo tutti alla prossima scadenza elettorale per le amministrative della prossima primavera.
Da questa considerazione un auspicio: Facciamo in modo che prima della pausa estiva la maggioranza di centrodestra, la nostra coalizione, scelga già chi debba essere il candidato a sindaco. Una difesa quella di De Michele che, nella pratica, diventa un boomerang per Golia considerato che anche il capogruppo, di fatto, lo critica per le scelte operate.