Acque pulite e scogliere sulla riviera castellana

di Antonio Arduino

 AVERSA. Acque pulite e scogliere. Queste le novità che dopo anni di bandiera nera offrirà ai cittadini di Aversa e dell’Agro il mare della Riviera di Castel Volturno che potrà, finalmente, proporsi come valida alternativa alle spiagge del litorale laziale, diventate negli ultimi anni meta preferita degli aversani in cerca di acque balneabili.

Una novità in positivo, resa possibile dalla tenacia dall’architetto aversano Antonio Cecoro, responsabile dell’Assobalneari Campania, associazione con sede ad Aversa, cui aderiscono circa quattrocento gestori di lidi balneari operanti nella regione, che negli ultimi dieci anni si è battuto ad ogni livello, rivolgendosi anche alla Corte Europea di Bruxelles, per recuperare il litorale alla fruibilità totale dei cittadini non solo di Aversa.

“I dati che l’Arpac si appresta ad ufficializzare sulla qualità dell’acqua del nostro litorale sono eccellenti”, esordisce anticipando la notizia che verrà diffusa solo dalla prossima settimana, dopo i prelievi programmati per la prima metà di giugno. “Un risultato – sottolinea Cecoro – reso possibile dal funzionamento corretto, continuo e costante dei depuratori presenti sul territorio che, tra l’altro, stanno anche per aumentare di numero per la imminente attivazione di una nuova struttura depuratrice nella parte sud del litorale”.

Ma questo non è il solo risultato ottenuto dal sodalizio guidato da Cecoro. Perché, come detto in apertura, il litorale si è arricchito di scogliere realizzate proprio grazie ad un impegno specifico dell’Assobalneari mirato a salvare la costa domiziana dall’erosione che aveva portato alla scomparsa di ampi tratti di spiaggia e, con essi, di numerosi esercizi turistici. “Infatti lo scopo principale di questa realizzazione – riprende l’esponente dei balneari – è quello di contrastare le correnti favorendo il ripascimento della spiaggia erosa dal mare”. “Ma – aggiunge – la presenza della barriera rappresentata dagli scogli che, va detto, è aperta in tre punti per consentire la normale circolazione delle acque, cosi da mantenerle limpide e pulite anche nel tratto di circa 200 metri compreso tra barriera e spiaggia, preserverà il litorale dagli effetti delle mareggiate che portano rifiuti, detriti e catrame rendendo impraticabili acque e arenili”.

L’opera, che si sta realizzando sotto la supervisione dell’ufficio tecnico del comune di Castel Volturno e che è in avanzata fase di completamento, è costata circa 6 milioni di euro finanziati dalla Regione Campania, intervenuta economicamente nel 2010 per ripristinare il finanziamento originale concesso a quel comune, su ripetute e continue sollecitazioni dell’Assobalneari, dalla Comunità Europea, poi dirottato dall’ex governatore della Campania Bassolino al capitolo relativo all’emergenza rifiuti.

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