AVERSA. In città il Popolo della Libertà di fatto non cè più. Siamo, oramai, allo sfascio totale e stiamo solo attendendo che questa consiliatura finisca al più presto come una sorte di liberazione.
E un Carlo Amoroso, consigliere comunale pidiellino, fedelissimo del senatore Pasquale Giuliano, che somiglia ad un fiume in piena quando parla dell situazione amministrativa della città normanna. Unirruenza dettata, forse, anche dalla circostanza che lo ha visto non vincente nella corsa ad accaparrarsi una poltrona da assessore in giunta. Ma, fatto sta, che Amoroso continua: Sappiamo che il sindaco Ciaramella è tornato e che ha intenzione di incontrare solo noi consiglieri comunali per un discorso definitivo. Ebbene, lo aspettiamo, ma facciamo presto.
Lo stesso Amoroso evidenzia anche: Stiamo tutti a gridare contro tutti, ma senza un riferimento politico. Sul piano amministrativo, poi, siamo praticamente imballati. Nessuno pensa a cosa possiamo fare in questo ultimo anno, o poco meno, per la nostra città. In questo senso lesponente pidiellino lancia un appello al primo cittadino affinché ci sia un piano programmatico per questo ultimo periodo di mandato. In caso contrario, se continuiamo sulla strada intrapresa, -continua Amoroso – corriamo il rischio di assistere a continui litigi tra noi, a critiche sulloperato dei nostri rappresentanti in giunta perché il gioco che tutti saremo portati a fare sarà quello di prendere le distanze da questa amministrazione in vista della scadenza elettorale per il rinnovo del consiglio comunale. Ognuno di noi cercherà di dimostrare alla città che era fuori dal coro e non centra con limmobilismo di questi ultimi mesi per fare in modo di non urtare la suscettibilità e la giusta indignazione dei nostri elettori.
Prima di giungere alla conclusione, lesponente del centrodestra auspica che si tenga al più presto una seduta di Consiglio comunale nel corso della quale venga data la possibilità di esprimere apertamente questo dissenso, perché in quella sede, con tutto il rispetto per i giornali, le dichiarazioni acquistano una valenza diversa.
In chiusura la batosta finale: Sto valutando seriamente se uscire dal Popolo della Libertà e dichiarami indipendente. Credo che sia nostro dovere dare un segnale per risollevare le sorti del partito in questo momento che è davvero triste.
Insomma, ancora una volta lennesima tegola rivolta al coordinatore cittadino Nicola Golia, ritenuto colpevole, a torto o a ragione non è dato sapere, di aver praticamente fatto scomparire lattività politica del Popolo della Libertà ad Aversa.